Sette statuette per il film di Daniel Kwan e Daniel Scheinert

Un film “geniale”: così Steven Spielberg ha definito ‘Everything Everywhere All at Once’, che nella notte degli Oscar l’ha poi effettivamente fatta da padrone conquistando sette statuette, di cui sei nelle categorie principali. Un film, opera di Daniel Kwan e Daniel Scheinert, i ‘Daniels’, che esplora in modo innovativo il mondo del metaverso, con protagonista Michelle Yeoh nella parte di Evelyn Quan Wang, un’immigrata cinese negli Usa che gestisce una lavanderia a gettoni insieme al marito Waymond, in una situazione difficile caratterizzata da forti tensioni familiari.Durante un incontro con l’ispettrice del fisco Deirdre Beaubeirdre, la personalità di Waymond cambia quando il suo corpo viene brevemente rilevato da Alpha Waymond, una versione di Waymond proveniente da un universo chiamato ‘Alphaverse’. Alpha Waymond spiega a Evelyn che esistono molti universi paralleli, e che ogni scelta fatta crea un nuovo universo. Comincia così un’avventura incredibile tra i diversi universi ‘paralleli’, che porterà Evelyn a vivere esperienze diverse in molte realtà, dove i suoi familiari, come il padre e la figlia, cambiano completamente. Evelyn scoprirà anche altre vite in cui ha fatto scelte diverse, ad esempio diventando una maestra di kung fu o una star del cinema invece di lasciare la Cina con Waymond. Non può ovviamente mancare il cattivo, che si chiama Jobu Tupaki e contro il quale la protagonista è costretta a lottare. Da qui nasce un intreccio di storie che cambiano continuamente a seconda dell’universo in cui Evelyn si trova in quel momento, fino al finale che pare riportare un po’ di normalità nella famiglia Wang. Ma gli universi paralleli continuano a ‘chiamare’ la protagonista. 

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