Inflitta da autorita dell'Ue come riportato dal Wall Street Journal. La società farà appello perché la ritiene ingiustificata

Meta Platforms è stata multata per 1,3 miliardi di dollari dalle autorità di regolamentazione della privacy dell’Unione Europea per aver inviato informazioni sugli utenti agli Stati Uniti. Lo riporta il Wall Street Journal, secondo quanto riferito da persone che hanno familiarità con la questione, una sanzione da record. La sentenza, che dovrebbe essere annunciata in giornata, secondo il quotidiano finanziario fa aumentare la pressione sul governo statunitense affinché porti a termine un accordo che consenta a Meta e a migliaia di aziende multinazionali di continuare a inviare tali informazioni negli Stati Uniti. 

Società farà appello contro multa: “È ingiustificata”

Ricorreremo in appello contro la sentenza, compresa la multa ingiustificata e non necessaria, e chiederemo una sospensione degli ordini in tribunale”. Lo affermano Nick Clegg, Presidente Global Affairs di Meta e Jennifer Newstead, Chief Legal Officer del gruppo, in un comunicato sul sito ufficiale. “La nostra priorità è garantire che i nostri utenti, inserzionisti, clienti e partner possano continuare a usufruire di Facebook mantenendo i loro dati sicuri e protetti. Non ci sono disagi immediati per Facebook, perché la decisione prevede periodi di attuazione fino alla fine dell’anno. Intendiamo appellarci sia al merito della decisione che ai suoi ordini, compresa la multa, e chiederemo ai tribunali una sospensione dei termini di attuazione”, spiegano Clegg e Newstead. “La possibilità di trasferire i dati al di là delle frontiere è fondamentale per il funzionamento dell’Internet aperto globale. Dalla finanza alle telecomunicazioni, fino ai servizi pubblici essenziali come l’assistenza sanitaria o l’istruzione, la libera circolazione dei dati è alla base di molti dei servizi su cui facciamo affidamento. Migliaia di aziende e altre organizzazioni si affidano alla possibilità di trasferire dati tra l’UE e gli Stati Uniti per operare e fornire servizi che i cittadini utilizzano quotidianamente”, aggiungono da Meta. 

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