Il motore di ricerca introdurrà in 180 paesi il chatbot Bard, ha spiegato il ceo Sundar Pichai

Google risponde a Microsoft e ChatGpt introducendo l’Intelligenza Artificiale anche nel suo motore di ricerca. Sono i piani di Mountain View svelati nella notte italiana tra mercoledì e giovedì dal ceo della holding Alphabet, Sundar Pichai, in un discorso a una conferenza di sviluppatori. È la replica alla casa madre di Windows, che tre mesi fa ha deciso di utilizzare un sistema di Ai simile a quello di ChatGpt per il suo motore di ricerca Bing, potenzialmente minacciando la posizione dominante di Google nel campo. 

Il chatbot Bard disponibile in 180 paesi

La risposta di Google si chiama Bard: è un chatbot che è stato già oggetto di test nei confronti di alcuni utenti selezionati e che presto sarà disponibile in 180 paesi e numerose lingue oltre all’inglese. La prima espansione arriverà con il giapponese e il coreano, poi altri quaranta linguaggi. “Stiamo reimmaginando tutti i nostri prodotti, tra cui le ricerche”, ha detto Pichai. 

AI anche in Gmail e Google Photos

Ma l’Intelligenza Artificiale sarà usata da Google non solo nel motore di ricerca. Un’opzione del provider di posta elettronica Gmail chiamata “Help me write”, userà l’AI per produrre in pochi secondi lunghe risposte alle mail, mentre per quanto riguarda le foto uno strumento di nome “Magic Editor” renderà molto più facile modificare le immagini

Le precauzioni

Il colosso delle ricerche sta però prendendo anche delle precauzioni per evitare che il proprio chatbot possa essere utilizzato in campi sensibili come la salute e la finanza. Ad esempio, ha spiegato Pichai, se qualcuno cercherà “Dovrei dare paracetamolo al mio bambino di 3 anni?“, Bard non risponderà ma reindirizzerà ai siti web ufficiali delle autorità sanitarie. 

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