Gli aneddoti più sorprendenti e curiosi relativi agli "elevator"

Si celebra oggi la Giornata mondiale degli ascensori: il Word Elevator Day è anche l’occasione per portare, o riportare, in luce alcuni curiosi aneddoti legati a questa scoperta ormai divenuta protagonista assoluta della nostra quotidianità. Ci ha pensato Espresso Communication che ha realizzato una serie di ricerche sulla storia dell’ascensore, non mancando di far venire a galla succose storie. Secondo il lavoro, effettuato per KONE, multinazionale attiva proprio nel settore degli ascensori e delle scale mobili, esiste una prima “elevator age” in cui l’ascensore, nato nel lontano 236 A.C. grazie ad Archimede, veniva utilizzata solo ed esclusivamente per trasportare materie prime o materiali di costruzione.

Proseguendo all’anno 1000, all’interno del “Libro dei Segreti” dell’ingegnere arabo Ibn Khalaf al-Muradi si parlava di un impianto di sollevamento utile a spingere un grande ariete contro la fortezza dei propri nemici. E ancora, nel XVII secolo la scena viene letteralmente catturata da Luigi XV che, per portare le amanti nelle proprie stanze in gran segreto, aveva installato la cosiddetta “sedia volante”, ovvero un miniascensore sconosciuto alla corte. Nonostante la creatività del Re di Francia, l’Oscar della elevator history appartiene a Leonardo da Vinci, che ideò il primo servizio dotato di azionamento a vite, molto più performante e sicuro rispetto ai più antichi basati su paranchi e verricelli. Si tratta di un passo in avanti fondamentale perché da quel momento inizia la seconda “elevator age”, inaugurata ufficialmente il 23 marzo 1857 grazie al primo ascensore della storia in grado di trasportate in totale sicurezza le persone da un piano all’altro. Questo primo human elevator è stato installato a New York, all’interno dell’E.V. Haughwout Building di Manhattan. Vista la rilevanza dell’accaduto, il 23 marzo diviene una data talmente simbolica che nasce una giornata ad hoc, ovvero il World Elevator Day, utile a celebrare ogni anno l’ascensore in quanto servizio innovativo che simboleggia valori come l’accessibilità e l’inclusione e che strizza sempre più l’occhio alla sostenibilità.

A livello prettamente storico si resta sempre a New York, perché proprio nella Grande Mela nel 1870 l’Equitable Life Building è divenuto il primo complesso per uffici dotato di ascensori per passeggeri. Dagli Stati Uniti si passa all’Europa, nello specifico alla Germania, che nel 1880 detiene la costruzione del primo ascensore elettrico, mentre a partire dal 1900 i sistemi di montacarichi automatici sono ufficialmente disponibili sul mercato. E in Italia? Le radici dell’ascensoristica made in Italy portano gli esperti a guardare indietro, vale a dire al 1844 e alla Reggia di Caserta grazie all’architetto Gaetano Genovese.

 

Il 1° ascensore elettrico in Germania
Il 1° ascensore elettrico in Germania

Oggi gli ascensori sono veri e propri attori protagonisti dell’attualità. Le prime conferme in merito giungono dai social con l’hashtag #elevator che conta quasi 1,5 milioni di contenuti su Instagram e l’hashtag #ascensore, invece, 108mila. Intorno agli ascensori ruotano anche diverse pellicole: gli “elevator” diventano contesti di film indimenticabili come il primo bacio appassionato tra i protagonisti di “Cinquanta Sfumature di Grigio”, la scoperta del magico e dolcissimo universo di Willy Wonka, la terrificante e sanguinosa scena proveniente da “The Shining” e il combattimento all’ultimo pugno offerto da Captain America e dai suoi nemici in occasione di “The Winter Soldier”. Esiste persino una serie denominata “The Elevator”, in cui i singoli episodi raccontano le disavventure vissute dai singoli condomini a causa proprio dell’ascensore che risulta quasi sempre fuori uso. E non poteva mancara la musica: dalle canzoni intitolate “Elevator” a firma dei Florida e di Eminem alla celebre “Love in an Elevator” degli Aerosmith, fino a “L’Ascensore” di Adriano Celentano e all’omonima canzone prodotta da Ambra Angiolini.

Il viaggio alla scoperta del mondo dei montacarichi prosegue all’insegna della creatività e del design: tra i casi più noti, risulta importante segnalare l’America’s Society di Park Avenue che ha trasformato l’elevator presente nell’atrio del proprio quartier generale in un’opera artistica permanente che ritrae il Chimborazo, ovvero la montagna più alta dell’Ecuador, paese natale dell’artista.

I 10 aneddoti più sorprendenti e curiosi relativi al mondo degli ascensori

1) 236 A.C.: l’anno in cui Archimede realizzò il primo montacarichi della storia, svelando che poteva essere molto utile soprattutto per svolgere al meglio le mansioni lavorative di tutti i giorni

2) Il Libro dei Segreti: è la pubblicazione redatta dall’ingegnere Ibn Khalaf al-Muradi che parla degli ascensori in quanto strumenti utili a sollevare anche gli arieti per scopi militari o battaglieri

3) La sedia volante: è il nome del sistema realizzato da Luigi XV nel XVII secolo per trasportare le proprie amanti all’interno delle sue stanze senza essere scoperto dalla corte dell’epoca

 La sedia volante di Luigi XV
La sedia volante di Luigi XV

4) Leonardo da Vinci: è il nome della persona che ha dato il via all’evoluzione dell’ascensore grazie al suo avveniristico sistema di azionamento a vite

5) New York: è la città madre di tutti gli elevator, poiché ha accolto, rispettivamente nel 1857 e nel 1870, il primo ascensore a misura d’uomo e il primo elevator inserito in un edificio aziendale

6) Germania: lo Stato europeo che ha lanciato i primi montacarichi elettrici, i quali, sin dal principio risultavano più veloci e performanti delle altre versioni presenti al ridosso del Novecento

7) Reggia di Caserta: è il complesso che, grazie all’inventiva e alle competenze dell’architetto Gaetano Genovese, ha accolto il primo impianto di sollevamento 100% made in Italy

8) The Elevator: in questo caso si parla di una serie televisiva americana che racconta le disavventure vissute da grandi e piccini a causa dell’ascensore presente all’interno del loro condominio

9) L’Ascensore: è il titolo della canzone prodotta da Ambra Angiolini e anche di un’omonima creazione che porta la firma di un altro gigante della musica italiana come Adriano Celentano

10) Chimborazo: si tratta della montagna più alta dell’Ecuador che, attraverso un tessuto ad hoc, è stata riprodotta in versione opera d’arte permanente sull’ascensore presente nell’atrio della sede di Park Avenue dell’America’s Society

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