Esa: "Probabile che il sistema si sia spento prima del previsto, a un'altitudine da stabilire"
Il lander Schiaparelli potrebbe essersi schiantato sul suolo di Marte. E' il timore, quasi ormai una certezza, dell'Agenzia spaziale europea. "Abbiamo conferma che i retrorazzi si siano brevemente attivati, anche se appare probabile che si siano spenti prima del previsto, a una altitudine che deve ancora essere stabilita", scrive l'Esa in una nota, parlando degli ultimi segnali giunti dallo Schiaparelli, che avrebbe dovuto toccare il suolo su Marte ieri alle 16.58 ora italiana. Ecco perché sembra ormai probabile che il mezzo si sia schiantato al suolo.
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Le prime indicazioni dei segnali radio, catturati ieri dal Giant Metrewave Radio Telescope (Gmrt) – un radiotelescopio sperimentale indiano – e dal Mars Express, satellite europeo che orbita intorno al pianeta rosso, hanno mostrato che lo Schiaparelli ha completato buona parte degli stadi della sua discesa – che avrebbe dovuto durare sei minuti – attraverso la atmosfera marziana. Lo scudo ha funzionato e il paracadute si è aperto. Tuttavia il segnale si è interrotto e anche il Tgo, la nave madre dalla quale si è sganciato lo Schiapparelli, ha perso i contatti 50 secondi prima del previsto impatto a terra.
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