Il tennista azzurro è stato costretto ad alzare bandiera bianca per un problema al fianco sinistro

Dall’entusiasmo alla tristezza, dagli applausi del Pala Alpitour al silenzio glaciale del palazzetto. Le Atp Finals di Matteo Berrettini sono finite sul più bello: il tennista azzurro è stato costretto ad alzare bandiera bianca per un problema al fianco sinistro che l’ha colpito nel secondo game del secondo set contro Alexander Zverev, che si era imposto nel primo parziale al tie-break dopo oltre un’ora di match tiratissimo, senza esclusione di colpi. Gli applausi e i cori di incitamento (dal ‘vai Matteo’ al romanesco ‘daje’) che hanno accompagnato ogni giocata del numero 7 al mondo si sono trasformati in una standing ovation che ha accompagnato l’uscita di scena di Berrettini. L’azzurro ha provato a tornare stoicamente in campo dopo il medical time out per poi arrendersi definitivamente dopo un solo servizio. “Sono tanto dispiaciuto per Matteo. Si era conquistato questo torneo dopo una bellissima stagione ed è stato costretto a ritirarsi. Sulla partita c’è poco da dire”, ha commentato Zverev in maniera laconica dopo aver disegnato una emoticon con la faccia triste sulla telecamera al termine del match.

Il problema all’addome che estromette, salvo improbabili miracoli, Berrettini dal ‘torneo dei maestri’ da un lato pone fine all’avventura dell’azzurro, ma dall’altro spiana la strada a un insperato accesso alle Atp Finals a Jannik Sinner, la prima riserva, che in queste ore si è scaldato al circolo Sporting con Novak Djokovic e che rischia di trovarsi catapultato al Pala Alpitour già nella giornata di martedì per disputare i restanti due match del girone rosso contro Daniil Medvedev e Hubert Hurkacz. Il forfait del tennista romano rischia di complicare i piani dell’Italia anche in ottica Coppa Davis, in programma sempre a Torino dal 26 novembre e chiude una prima giornata di Atp Finals agrodolce. Dalle lunghe code (e lamentele) degli spettatori per l’ingresso al palazzetto al rebus biglietti – gli organizzatori sono ancora in attesa della risposta del Governo alla richiesta di aumentare del 7,5% la capienza (che vale 1500 ingressi in più a sessione) – il primo giorno di festa del ‘torneo dei maestri’ si è trasformato in una partenza falsa. Con la speranza che ‘Jannik il rosso’ possa riportare un po’ di colore alla manifestazione torinese.

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