Il colombiano blinda il primo posto in classifica in vista del tappone da Verbania a Valle Spluga

L’arte di difendersi porta lontano anche al Giro d’Italia. Sulle dure salite dell’Alpe di Mera, Egan Bernal perde una manciata di secondi da un sempre più combattivo Simon Yates ma si salva, contiene gli assalti del britannico e tiene salde le mani sul Giro. Nella penultima tappa in salita il colombiano ha fatto sfoggio di saggezza e sagacia tattica resistendo alla variabile stanchezza e al furore agonistico del leader della Bike Exchange, artefice nei sette chilometri finali di una serie di attacchi con cui ha risposto all’affondo del portoghese Almeida per andare poi a vincere in solitaria senza però imprimere scossoni importanti in classifica.

Memore della lezione di Sega di Ala, Bernal non ha infatti risposto agli attacchi dei due fuggitivi e questa gestione tattica potrebbe avergli consegnato il Giro d’Italia, anche se manca ancora il tappone di sabato, quello da Verbania a Valle Spluga, sull’Alpe Motta, ultima vera insidia per il colombiano prima della crono finale a Milano. “In salita stavo bene ma non abbastanza per chiudere su Yates. Ho pensato fosse meglio perdere 30 secondi oggi, ho un po’ di margine di tempo e preferisco arrivare con un po’ più di gambe alla cronometro”, ha dichiarato il capitano della Ineos Granadiers dopo aver ottenuto il terzo posto di tappa a 28″ da Yates. “Mi sono sentito bene, alla fine e’ una giornata in meno – prosegue il capitano della Ineos Grenadiers – Domani ci sarà l’ultimo arrivo in salita, penso di avere una grande squadra per mantenere la situazione sotto controllo”, ha aggiunto mostrando quella serenità che era svanita dai suoi occhi dopo il duro arrivo a Sega di Ala.

Caruso non molla 

Ancora una volta il Giro ha mostrato le qualità di Damiano Caruso che ha provato a restare dietro a Yates per poi chiudere con un ritardo di appena 31” dal britannico, quanto basta per conservare il secondo posto in classifica generale e continuare a sognare il podio finale. Yates comunque non si darà per vinto, quello sull’Alpe di Mera sembra essere stato solo un primo assalto. Ha limato lo svantaggio su Bernal, ridotto ora a 2’49 e adesso punta tutto sul tappone di sabato per ribaltare Giro e pronostico.

La soddisfazione Yates

“Volevo veramente conquistare una frazione in questo Giro, adesso non so bene come sia cambiata la classifica generale ma sono veramente felice per questo successo. Il mio team ha fatto un ottimo lavoro sin dalla partenza, uno sforzo di squadra fantastico: sono felice di averlo finalizzato”, ha dichiarato il britannico che sogna l’impresa. Il Giro d’Italia ha reso omaggio alle 14 vittime della funivia del Mottarone poco prima del passaggio della corsa rosa da Stresa, depositando una corona di fiori rosa e bianche. La carovana, come annunciato, ha subito una deviazione del tracciato, evitando di passare per la zona della strage in segno di rispetto.

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