Roma, 20 mag. (LaPresse) – “Raisi era l’ultima speranza e baluardo del regime terroristico per sopprimere ogni tipo di rivolta e dissenso. È stato uno degli autori del massacro di 30000 prigionieri politici dell’estate del 1988. Khamenei ha perso l’uomo più fidato e uno dei pilastri del suo potere. Nulla lo può salvare dalla furia della rabbia popolare. La rivolta va avanti con grandi passi e verrà intensificata ed espansa in ogni angolo del paese. Il palazzo di carta si sta sgretolando”. Così a LaPresse Davood Karimi, presidente dell’Associazione rifugiati politici iraniani in Italia, a proposito della morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi.

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