La sprinter aveva accusato la Federazione di volerla rimpatriare a forza

L’atleta bielorussa Krystsina Tsimanouskaya è arrivata all’ambasciata polacca a Tokyo, dove ha trovato rifugio dopo aver denunciato la sua federazione di volerla rimpatriare a forza. La sprinter si era lamentata sui social di essere stata registrata nella staffetta 4×400, gara per la quale non si era allenata, senza il suo consenso e senza preavviso, con parole dure verso i vertici federali. Dopo aver chiesto aiuto al Cio e alle autorità nipponiche, Tsimanouskaya è stata portata in un posto sicuro e successivamente trasferita nella sede diplomatica della Polonia nella capitale giapponese. Martedì gli altri atleti bielorussi sono rientrati a Minsk dopo l’avventura olimpica.

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