Il presidente del Coni commenta la vittoria di Sofia Goggia

Quando il presidente del Coni, Giovanni Malagò, arriva a Casa Italia dopo la vittoria di Sofia Goggia nella discesa libera, la barba è sfatta, il viso stanco e soddisfatto. "Io vivo ogni attimo di questi giorni con i ragazzi", spiega. "Soffro molto quando perdiamo delle medaglie, mi spiace per gli atleti perché so i sacrifici che fanno, le loro storie le conosco anche personalmente, spesso ci sono infortuni e storie umane…", racconta lasciandosi andare ai complimenti alla squadra italiana.

È stata una grande Sofia Goggia quella di oggi…
"Lei è sorprendente, il suo entusiasmo è contagioso. Per prima cosa, finita la gara, sono andato ad abbracciarla. E lei mi ha detto: 'Hai visto cosa ti ha combinato la befanona?'. Sofia ha questa capacità di ironizzare e scanzonare tutto e tutti che è meravigliosa. Lei non è una macchina, non vuole esserlo e non deve esserlo, noi siamo affezionati a lei anche per questo. Sono molto orgoglioso di quello che è successo oggi".

È la prima volta che l'Italia vince un oro nella discesa libera…
"Se siamo riconosciuti nel resto del mondo come una potenza sciistica ci sarà un motivo. Con le ragazze questo non era mai successo… Nella libera valgono entrambe le teorie: le medaglie le devi contare, che è un esercizio legittimo ma spesso impietoso, ma si devono anche pesare. La discesa libera, maschile o femminile, è una gara dove se uno ha coraggio, preparazione, storia (inteso il lavoro che c'è dietro come federazione tecnici..) può fare bene".

C'è un aneddoto che sta circolando in queste ore, riguarda un bilanciere… cosa significa? 
"Sofia mi è venuta a trovare a Roma all'inizio della stagione, dopo la preparazione in Sudamerica. Mentre la accompagno all'uscita lei si sofferma e fissa un oggetto… ero convinto stesse guardando un cavalletto con una fotografia in bianco e nero di Livio Berruti del 1960. Lei in realtà stava fissando il bilanciere che vi era sotto. 'Questo è il migliore dei bilancieri', mi dice. E allora io gliel'ho regalato anche perché non lo avrei mai utilizzato, con piastre da 160 kg .. … Lei era davvero pazza per quel bilanciere, gliel'ho spedito da Roma a Bergamo e lei mi ha mandato messaggino con i ringraziamenti anche della Moioli, perché lo usano entrambe allenandosi insieme. Nella vita mi è successo ogni tanto di regalare qualcosa alla donne, ma mai un bilanciere".

Ha parlato della Moioli… tre ori, tre donne
"Si sapeva che avevamo chance più importanti con le ragazze. Ricordo però che ci sono paesi con atleti che vincono tutto il medagliere da soli, ci sono nazioni come l'Olanda che in sei medaglie d'oro fanno il rubamazzo con il pattinaggio e in pista lunga. Noi andiamo a prendere ori, argenti e bronzi in tutte le discipline sportive una diversa dall'altra, tutte lottando: questo fa vedere che le nostre medaglie rappresentano una ecletticità, una capacità italiana di essere competitivi in tanti sport. Ed è la forza di questo Paese di cui sono orgoglioso. Poi certo, può anche essere complicato perché si rischia di non prendere medaglie se ti va male. Ma questa è anche la storia dello sport italiano: magari non facciamo tutto bene ma proviamo a fare tutto. E questo all'estero è riconosciuto e apprezzato in modo impressionante". 

 

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