Torino, 31 dic. (LaPresse) – Come sempre in questo periodo, ormai da parecchi anni, Alessandro Del Piero si diverte a mettere insieme sul suo sito ufficiale i dieci sportivi che secondo lui “hanno lasciato maggiormente il segno nell’anno che si sta per concludere”. In realtà, specifica l’ex numero 10 della Juve “si tratta di un segno nella mia memoria e nelle emozioni di uno sportivo (e super appassionato di sport) come me. Nessuna pretesa di valore assoluto o di completezza, tengo a precisarlo, nessun ordine di classifica. Solo un gioco, per celebrare la passione che mi accomuna a tanti di voi: l’amore per lo sport e per le straordinarie imprese che anno dopo anno ne rinnovano la magia”. Questi sono i dieci sportivi di Alex Del Piero che poi aggiunge “una dedica speciale a un grandissimo che ci ha lasciato: Jonah Lomu, fuori da ogni classifica”.

Flavia Pennetta: Difficile fare di più e di meglio. Flavia Pennetta ha conquistato un risultato storico non solo per se stessa, ma anche per il tennis e lo sport italiano. Per la seconda volta, un’italiana vince uno Slam. E chiude la carriera con la partita della vita, in una finale tutta azzurra. Impossibile fare meglio.

Roberta Vinci: E la storica finale tutta italiana si è giocata perché una fenomenale ragazza, Roberta Vinci, ha giocato un torneo pazzesco eliminando in semifinale la tennista nominata atleta dell’anno da Sports Illustrated: Serena Williams. Quella partita è probabilmente la più grande emozione sportiva del 2015, e una delle partite più sorprendenti di tutti i tempi. “Applaudite anche me, cà”

Gregorio Paltrinieri: A proposito di fare la storia, Gregorio Paltrinieri (grande tifoso juventino, ma questi sono dettaglià) ha fatto ciò che non era mai riuscito a un italiano prima di lui: vincere l’oro mondiale nei 1500 metri. Un capolavoro, che si unisce all’argento negli 800 sempre a Kazan e agli Europei in vasca corta. Grande Greg, che campione! Federica Pellegrini: Qui siamo nella leggendaà Federica è abbonata a questa classifica! Con l’argento nei 200 stile a Kazan (anzi due, compresa la staffetta) è diventata la prima e unica atleta nella storia del nuoto a vincere almeno una medaglia in sei edizioni consecutive dei Mondiali. La continuità di risultati nel tempo fa tutta la differenza del mondo (chiedetelo a Usain Bolt, ad esempio…). E nel 2016 ci sono le Olimpiadi a Rio: perché fermarsi? Tania Cagnotto: Ancora in piscina, ancora una grande impresa. Anno fantastico per il nuoto, anno fantastico per i tuffi e per la tuffatrice italiana più forte di tutti i tempi. Le mancava l’oro mondiale, l’ha raggiunto a 30 anni, dando una lezione a tutti gli sportivi: Tania ci ha sempre creduto, e ce l’ha fatta. Oro e due bronzi. E anche per leià prossima tappa Rio!

Valentino Rossi: Per i grandi come Valentino Rossi, la parola “secondo” non esiste, genera una specie di allergia. Per questo sono certo che starà già lavorando per vincere il prossimo Mondiale, il decimo. Un numero speciale, lo sapete. E un bel 10 lo merita comunque, il dottore, perché la sua stagione è stata pazzesca, nonostante non sia finita come tutti speravamo.

Dan Carter. Ho avuto la fortuna di assistere dal vivo, come “inviato” per Sky Sport, a uno degli eventi sportivi più emozionanti che ho vissuto da spettatore: la finale della Coppa del Mondo di rugby a Twickenham tra Nuova Zelanda e Australia. La partita è stata risolta da un fuoriclasse, che ha fatto la cosa più importante nel momento più importante: Dan Carter, fenomeno vero, ha regalato la vittoria agli All Blacks, alimentandone una volta di più la leggenda. In un anno indimenticabile, come detto, purtroppo anche per il drammatico addio a Jonah Lomu, il più forte di tutti, di sempre.

Steph Curry. E’ stato il suo anno, e dei suoi Golden State Warriors che hanno conquistato l’ “anello” in una fantastica finale contro i Cavaliers di Lebron James. Per gli appassionati di basket americano come me, vedere giocare Steph è esaltante perché mentre assisti alle sue giocate, ti rendi conto che tra qualche anno si parlerà di lui come uno di quelli che hanno cambiato questo gioco, come pochi eletti nella storia della Nba.

Barcelona Futbol Club: Di solito non faccio divagazioni calcistiche, ma che dire di una squadra che in un solo anno vince campionato, coppa nazionale, Champions League, Supercoppa europea e Mondiale per Club? Tutto meritato, meritatissimo.

Kobe Bryant: Menzione finale, speciale, per il Black Mamba. Il 2015, sportivamente parlando, non è stato il suo anno. Ma questo è un omaggio, un tributo, da sportivo, da appassionato di basket, e anche da tifoso dei Lakers. Kobe ha annunciato il suo ritiro, e ora per lui sarà solo giro d’onore. Anche io mi unisco alla standing ovation.

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