Di Alberto Zanello

Torino, 8 nov. (LaPresse) – A Valencia tutta la Spagna esulta con Jorge Lorenzo. Il maiorchino dopo un lungo inseguimento nei confronti del compagno di squadra Valentino Rossi, iniziato fin dalla prima gara in Qatar, si laurea per la quinta volta in carriera campione del mondo, la terza in MotoGp, dopo i successi nel 2012 e nel 2012. Lo fa vincendo l’ultimo Gran Premio, sul circuito di Cheste, tra mille polemiche dopo quanto accaduto a Sepang tra Rossi e Marquez. ‘E’ stata davvero dura, con tanta pressione. La gomma posteriore alla fine era distrutta, non vedevo più nulla e ho pensato solo ad andare il più veloce possibile – ha sottolineato lo spagnolo ai microfoni della tv internazionale – Ho cercato di mantenere la concentrazione e finire la gara. E’ bellissimo essere campione del Mondo per la quinta volta. La Yamaha ha fatto un’ ottima moto e il team è stato perfetto. Sono orgoglioso di aver vinto per il mio paese’. Il maiorchino infatti ha approfittato del secondo e terzo posto raccolto dalle Honda di Marquez e Pedrosa per sopravanzare nell’ultima gara Rossi, capace di rimontare fino al quarto posto dopo esser partito dall’ultima posizione. ‘Ancora non riesco a credere a quello che ho fatto, ho eguagliato un grande come Rainey nelle moto o Senna in F1 con 3 Mondiali’, ha proseguito Lorenzo ai microfoni di Sky. Il campione spagnolo prima di salire sul podio ha salutato anche il Re di Spagna Juan Carlos, da cui ha ricevuto poi la coppa del vincitore. ‘Alla fine ho temuto di arrivare terzo e perdere il Mondiale perchè le Honda andavano veloci – ha ammesso – Penso però che alla fine loro hanno avuto rispetto per me, anche per fare restare il Mondiale in Spagna. Non credo sarei riuscito a resistere con la gomma così distrutta’. Alla fine, dopo un duello durato tutto l’anno sono solo cinque i punti che hanno fatto la differenza tra i due piloti della Honda.

Il campionato mondiale si apre all’insegna del tricolore. A Losail infatti Valentino Rossi vince davanti alle Ducati di Andrea Dovizioso ed Andrea Iannone, per un podio tutto italiano che nella classe regina mancava dal Gran Premio del Giappone del 2006. Più indietro gli spagnoli: Jorge Lorenzo non va oltre al quarto posto, mentre il campione del mondo in carica Marc Marquez deve accontentarsi della quinta piazza dopo una gara in rimonta a causa di un’uscita di pista nel corso del primo giro. Nel Gp delle Americhe il pilota della Honda Hrc riafferma la propria superiorità mettendo la sua moto davanti a quella di Valentino Rossi. Completa il podio la Ducati di Andrea Dovizioso, ancora competitiva, a evidenziare i grandi passi in avanti fatti nell’inverno dalla casa di Borgo Panigale. Nella successiva gara in Argentina Rossi si conferma il più forte, ma a venir ricordato più che il successo del ‘Dottore’ sarà il primo vero duello stagionale in pista a suon di ‘sportellate’ con Marc Marquez, che ne pagherà le conseguenze cadendo e ritirandosi nel corso del 24° giro mentre era in lotta per il primo posto. Altro piazzamento sul podio per Dovizioso, secondo, mentre coglie un ottimo terzo posto Cal Crutchlow con la Honda LCR.

Dopo le prime tre gare il circus a Maggio si sposta in Europa per il primo dei quattro gran premi stagionali previsti in Spagna. L’aria di casa fa bene a Jorge Lorenzo che a Jerez ottiene la prima vittoria del 2015 davanti al connazionale Marquez (reduce da un intervento chirurgico al mignolo della mano) e a Valentino Rossi, ancora una volta a podio. A Le Mans il maiorchino si conferma in ottima forma e concede il bis, presentandosi al Mugello con i favori del pronostico. Lo spagnolo domina anche il Gran Premio d’Italia davanti a Iannone e a Rossi, terzo e autore di una bella rimonta dopo una brutta partenza. Per Marc Marquez prosegue la stagione no: il pilota di Cervera scivola mentre si trovata in seconda posizione in lotta con Lorenzo ed è costretto al ritiro. La MotoGp torna in Spagna per il Gran Premio di Catalogna, e Lorenzo cala il poker di vittorie consecutive. Le Yamaha piazzano la doppietta con Rossi secondo, mentre al terzo posto si rivede la Honda di Dani Pedrosa. Marquez invece cade nuovamente e centra il secondo zero consecutivo alla casella punti, che di fatto lo taglia fuori dalla lotta per il Mondiale, che vede a questo punto Rossi e Lorenzo separati da un solo punto, a vantaggio dell’italiano.

Ad Assen va in scena un altro snodo cruciale della stagione 2015. Rossi interrompe l’egemonia di Lorenzo vincendo il Gran Premio d’Olanda davanti a Marc Marquez al termine di un lungo duello fatto di sorpassi e controsorpassi che culmina nell’ultima curva con il contatto tra i due (con tanto di taglio di chicane da parte di Valentino) che premia il pesarese. Nel post-gara arrivano le prime dichiarazioni al veleno da parte di entrambi e si comincia a intuire che il rapporto tra i due si stia incrinando. In chiave Mondiale Lorenzo limita i danni andando comunque a podio con il terzo posto. In Germania dopo un periodo di crisi la Honda torna a fare la voce grossa, così come Marc Marquez, che domina al Sachsenring davanti al compagno di squadra Pedrosa. Rossi finisce ancora una volta sul podio davanti al compagno di squadra Lorenzo e aumenta il vantaggio in campionato a 13 punti. Al rientro dopo la pausa estiva Marquez riprende da dove aveva concluso sopravanzando nel finale Lorenzo sul circuito di Indianapolis. Rossi è autore dell’ennesima rimonta capolavoro dall’ottavo al terzo posto finale. A Brno arriva il quinto sigillo stagionale di Lorenzo. Rossi deve accontentarsi della terza piazza, con in mezzo la Honda di un ritrovato Marquez.

In Gran Bretagna il ‘Dottore’ allunga nuovamente in classifica. Rossi vola infatti sulla pioggia di Silverstone chiudendo davanti al sorprendente Danilo Petrucci e ad Andrea Iannone, per il secondo podio stagionale tutto italiano. Gli spagnoli sono costretti ad alzare bandiera bianca: Marquez scivola attorno a metà gara, Lorenzo finisce quarto tra mille difficoltà. Il tempo ballerino è protagonista anche a Misano, ma questa volta Marquez non si fa ingannare dalla pioggia e domina il Gran Premio di San Marino, davanti ai due britannici Bradley Smith e Scott Redding. Rossi si accontenta della quinta posizione ma può comunque rallegrarsi per la caduta (senza conseguenze) di Lorenzo, accolta da un boato poco sportivo dal pubblico in gran parte di fede ‘rossiana’. Rossi si presenta in Spagna per il Gran Premio di Aragona con un vantaggio di 23 lunghezze, ma il maiorchino tira fuori le unghie e vince la terza corsa di casa in stagione davanti alla Honda di Pedrosa e allo stesso Rossi, terzo. Ennesima caduta in questo difficile 2015 per Marquez, scivolato nel corso del secondo giro. A Motegi, nel Gran Premio di casa per la Honda, Pedrosa regala una gioia in un’annata avara per la casa giapponese vincendo la prima gara stagionale davanti a Rossi, che incrementa il vantaggio in classifica su Lorenzo (+18) costretto a cedere nel finale per una crisi di gomme. Il Mondiale si avvia verso la conclusione e la tensione sale alle stelle. A Phillip Island va in scena la gara più entusiasmante e combattuta dell’anno, con quattro piloti in lotta fino alla fine per la vittoria. Marc Marquez la spunta alla fine superando nell’ultimo giro Jorge Lorenzo. Completa il podio l’ottimo Andrea Iannone con la Ducati, che beffa Valentino Rossi che non va oltre al quarto posto. Il circus si sposta in Malesia per il penultimo appuntamento del motomondiale, in una gara che passerà alla storia, e non per il successo di Pedrosa, imprendibile per chiunque. Dopo aver accusato Marquez in conferenza stampa di averlo rallentato in Australia favorendo Lorenzo, le scintille tra Rossi e lo spagnolo si spostano in pista: nel corso dei primi giri a Sepang i due vengono nuovamente a contatto (per la terza volta in stagione dopo Argentina e Olanda). Il pilota spagnolo ha la peggio ed è costretto al ritiro, ma la direzione gara penalizza Rossi, autore di un movimento innaturale con la gamba, con tre punti sulla patente che aggiungendosi a quello inflitto nel Gp di San Marino costano al pesarese la retrocessione all’ultimo posto in griglia di partenza nell’ultima e decisiva gara a Valencia. Un brutto colpo per il pesarese, anche perché Lorenzo arriva secondo e si avvicina ancora, a meno sette in classifica. Il post-gara è concitato come non mai: Rossi accusa Marquez di avergli fatto perdere il campionato, Lorenzo si lamenta per una sanzione da lui ritenuta ingiusta nei confronti del pesarese. Nel mezzo c’è Marquez, che parla apertamente di un calcio dato da Rossi. Il pilota della Yamaha non si arrende e si appella al Tas, ma il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna respinge il ricorso. Rossi parte ultimo a Valencia e non va oltre al quarto posto. Lorenzo, partito in pole position, vince il Gran Premio e piazza il sorpasso all’ultima curva, laureandosi per la quinta volta campione del mondo.

azn

081640 Nov 2015

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