Londra (Regno Unito), 19 ott. (LaPresse/PA) – La Formula 1 è ormai “un campionato fra ingegneri” e l’attuale regolamento andrebbe “strappato” e “riscritto”. Non usa mezzi termini Bernie Ecclestone nel parlare del futuro della Formula 1 nel corso di una intervista all’ emittente tedesca ZDF, Ecclestone. Affiancato dall’ ex presidente della Fia Max Mosley, il boss della Formula 1 crede che questo sport sta perdendo appeal e che i piloti sono sempre meno importanti per la vittoria. “Quando la gente mi chiede chi sia il miglior pilota di sempre, il nome che dico – e la maggior parte delle persone non sono d’accordo con me – è Alain Prost“, ha detto l’85’ enne Ecclestone spiegando che il quattro volte campione del mondo francese era capace di ‘preparare’ la macchina come pochi in un’era in cui la tecnologia non era ancora così decisiva.

I piloti, per Ecclestone, “oggi non hanno quel problema. Si piazzano in griglia di partenza e c’è un ingegnere che inizia la gara. Quando si spengono le luci dei semafori dovrebbero essere loro a fare tutto. È invece un campionato degli ingegneri”. “Non voglio dire che Lewis (Hamilton) non è un super pilota ma ha molti aiuti. Mi piacerebbe vederlo su una vettura di GP2 con piloti di GP2. Non sto dicendo che non avrebbe vinto, ma sarebbe interessante”, aggiunge Big Bernie. Alla domanda su come potrebbe cambiare in meglio il futuro della F1, Ecclestone ha risposto: “Stracciare il libro delle regole. Mettere insieme persone competenti e dire ‘riscriviamo il regolamento della Formula 1′”.

Ma Ecclestone, membro del F1 Strategy Group con Mercedes, McLaren, Ferrari, Red Bull e Williams e il presidente della Fia Jean Todt, appare incerto su quale impatto questo potrebbe avere. “Faccio parte dello Strategy Group e mi piacerebbe sapere che tipo di modifiche ci saranno. Sono come tutte le altre regole – come una vecchia casa vittoriana, le persone continuano a portare cose ma la struttura ormai è quella – invece si dovrebbe tirare giù tutto e ricominciare”, conclude Ecclestone.

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