Sochi (Russia), 11 ott. (LaPresse) – Doveva essere il weekend di Nico Rosberg, invece Lewis Hamilton si conferma ‘Zar’ in Russia vincendo sul circuito di Sochi per la seconda volta di fila e avvicinandosi soprattutto al terzo titolo mondiale, gli stessi conquistati dal suo idolo Ayrton Senna, superato con questo successo dal britannico anche nel numero di vittorie. Il ritiro di Rosberg nel corso dei primi giri della gara per un problema al pedale dell’acceleratore ‘lancia’ infatti Hamilton, ormai sempre più vicino all’alloro iridato: il pilota della Mercedes adesso può amministrare un vantaggio di 66 punti su Sebastian Vettel, secondo in Russia e dopo questa gara anche in classifica Mondiale, e di 73 lunghezze sul compagno di squadra. Per il tedesco lo ‘zero’ alla casella punti sa di beffa: Rosberg infatti aveva dimostrato di avere una marcia in più nelle qualifiche del sabato ed aveva mantenuto il comando del Gran Premio al via, in un circuito su cui passare è molto difficile. A questo punto il primo match point per Hamilton è previsto già tra due settimane ad Austin, in Texas.

La Mercedes si aggiudica per la seconda volta di fila il titolo costruttori in Formula Uno. La direzione gara infatti ha inflitto una penalità di 30″ al pilota della Ferrari Kimi Raikkonen per il contatto causato nell’ultimo giro di gara con Valtteri Bottas, costretto poi al ritiro. Il finlandese retrocede così dal quinto all’ottavo posto, consentendo alla Mercedes di avere il divario necessario per conquistare il Mondiale costruttori con quattro gare d’anticipo.

In casa Ferrari c’è soddisfazione per l’ennesimo podio stagionale di Sebastian Vettel, che approfittando del ritiro di Rosberg si è anche portato al secondo posto nella classifica del Mondiale. Se la costanza è la virtù del tedesco, proseguono i picchi (in positivo e in negativo) di Kimi Raikkonen. Dopo un ottimo spunto alla partenza, che l’ha proiettato al terzo posto, il finlandese si è fatto superare una prima volta da Bottas alla ripartenza dopo la prima safety car, e poco dopo è stato infilato anche da Sebastian Vettel, in un duello ruota contro ruota che ha fatto trattenere il fiato ai tifosi della ‘rossa’. L’ex pilota di Lotus e McLaren si è accodato poi al trenino in lotta per il podio. Dopo aver passato nelle battute finali Ricciardo e Perez, nell’ultimo giro Raikkonen, alla ricerca del testo posto, è stato protagonista di un contatto con la Williams di Bottas, costretto al ritiro. Kimi è riuscito a ripartire ma ha perso la terza posizione a vantaggio della Force India di Perez, autore di una gran gara, e dell’altra Williams di Felipe Massa, risalito fino ai piedi del podio dalla quindicesima posizione in griglia da cui era partito.

Protagonisti di una grande gara ma senza punti in cascina. Questo il destino che ha accomunato oltre a Bottas anche Daniel Ricciardo e Carlos Sainz, che ha corso a poco più di 24 ore di distanza dal grave incidente avvenuto ieri nel corso delle terze libere. Lo spagnolo si è ritirato durante il 47° giro quando si trovava in settima posizione, mentre l’australiano, a lungo in bagarre per il podio, gli ha fatto compagnia un paio di giri dopo per un guasto alle sospensione. Ne hanno così approfittato il pilota di casa Daniil Kvyat, sesto, e Felipe Nasr, settimo con la Sauber. Traggono giovamento dai tanti ritiri anche le Honda, che vanno a punti con entrambi i piloti: Button si è piazzato nono, Alonso decimo.

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