Torino, 8 giu. (LaPresse) – “E’ un momento importante: si è chiuso un anno che ci rende estremamente orgogliosi. E’ stata una stagione straordinaria”. Lo ha detto Andrea Agnelli, presidente della Juventus, nel corso della classica conferenza stampa di fine stagione.

“Usciamo con sensazioni miste dalla partita di Berlino: quando si gioca una finale di Champions League la si gioca per vincere, come qualsiasi partita della Juventus”. Lo ha detto Andrea Agnelli, presidente della Juventus, nel corso della classica conferenza stampa di fine stagione. “Ma quando penso alla storia europea della Juve, siamo tornati alla dimensione che meritiamo. Abbiamo il maggior numero di finali perse, ne abbiamo giocate otto, ma intanto ci siamo arrivati”, ha aggiunto il numero uno del club bianconero.

“In futuro non dobbiamo assolutamente pensare che poiché Milano è vicina l’anno prossimo giocheremo la finale di Champions League. Arrivarci credo sia durissimo e infatti cambiano ogni anno, ma questo ci ha dato una grande convinzione” ha detto Agnelli.

“La partita dell’altro ieri, se penso al passato, non è quella che lascia il maggior rammarico: penso a Manchester, Monaco e ad Atene. Ma quando penso all’Ajax (73′) o ieri sera non erano così scontate”, ha ribadito Agnelli tornando sulla sconfitta nella finale di Champions League contro il Barcellona. Il presidente bianconero ha però sottolineato che “la prestazione della squadra a Berlino è un ottimo punto di partenza per il futuro, seguita ad un percorso importante. Le svolte ci sono state a Dortmund e nella semifinale con il Real Madrid che ci hanno permesso di giocare a viso aperto contro il Barcellona. Abbiamo giocato con i migliori e potevamo vincere”. “La squadra ha reagito dopo il vantaggio, giocato 20 minuti esaltanti, poi c’è stato l’episodio del raddoppio e hanno chiuso con un gol in contropiede”.

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