Berlino (Germania), 5 giu. (LaPresse) – “Siamo partiti con l’obiettivo di arrivare tra le prime otto, siamo tra le prime due e ora dobbiamo cercare di arrivare primi. Spero siano battibili, se no facevamo una gita diversa”. Così Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, nella conferenza stampa alla vigilia della finale di Champions League contro il Barcellona. “Io ho provato a migliorare questa squadra in Europa aggiungendo qualcosa a quello che già sapeva fare”, ha aggiunto.

“Abbiamo fatto una Champions importante passando da partite giocate bene ad altre meno bene, ma sicuramente è cambiato il modo di giocare”, ha proseguito Allegri. “In Europa abbiamo giocato sempre a 4 in difesa, anche se a Dortmund abbiamo giocato a 3 per 70 minuti. L’anno scorso la Juve è andata fuori per la neve in Turchia, le annate vanno così. Domani indipendentemente da come andrà è stata una annata straordinaria, con il 4° scudetto di fila e la 10/a Coppa Italia”. Parlando del Barcellona, inevitabile affrontare il discorso sul tridente Messi-Neymar-Suarez. “Sono tre giocatori straordinari, bisognerà essere molto bravi e partire dal presupposto che difficilmente finirà 0-0 e quindi bisognerà fare gol”, ha detto Allegri.


Risultati parlano per Luis Enrique.
“Luis Enrique ha dimostrato con i risultati il suo valore. Domani una delle due farà bottino pieno e speriamo noi. Non è mai semplice allenare una grande squadra, credo avesse valori anche quando era alla Roma”. Così Massimiliano Allegri, allenatore della Juve, nel corso della conferenza stampa alla vigilia della finale di Champions League contro il Barcellona. “Arrivare in un campionato nuovo e in una realtà diversa avrà avuto delle difficoltà, ma si vedeva aveva delle idee giuste”, ha aggiunto il tecnico bianconero.

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