Lo ha detto l'amministratore delegato nel corso di un'intervista a Il Messaggero

Roberto Saviano “non è in palinsesto” e si tratta di una “scelta aziendale, non politica”. Lo ha detto l’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, nel corso di un’intervista a Il Messaggero. Alla domanda se gli addii di Fazio, Annunziata, Gramellini e Berlinguer possa essere letta come un fatto politica, Roberto ha risposto: “Non lo so. Ci sono tanti conduttori, artisti, giornalisti, che sono legati alle stesse idee delle persone che ha citato e continuano a lavorare in Rai molto bene. Fazio, mio amico da molti anni, è andato via prima che arrivassi. Berlinguer, Annunziata e Gramellini erano tutti e tre, fino alla fine, nei nuovi palinsesti. Hanno fatto scelte personali che li hanno portati altrove”. La Rai, secondo l’ad, “non può esimersi dal rapporto dalla politica” ma “io non mi faccio condizionare dalla politica”. Sulle polemiche che hanno investito Rainews ha spiegato che “Petrecca ha ben spiegato in Vigilanza le sue motivazioni. E nutro grandissima stima e fiducia nel direttore di Rainews”.

Schlein: “Governo non prende sul serio lotta a mafie”

Il Pd va all’attacco del governo. “Nel giro di due giorni, mentre noi ci battiamo per il salario minimo, il governo Meloni riesce ad attaccare Don Ciotti da sempre impegnato nel contrasto alla criminalità organizzata e cancellare quattro puntate di Insider (già registrate) contro le mafie di Roberto Saviano come vendetta perché è saltata la striscia di Facci. Ma come si fa? Poi si offendono quando dici che hanno un problema col dissenso e che non prendono sul serio il contrasto alle mafie. Ci mancava pure il senatore di FdI che propone di impedire al Fisco di fare appello contro gli evasori. Il Paese al contrario”, dichiara la segretaria del Pd Elly Schlein in una nota.

Protestano anche i componenti dem della commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai che definiscono “Incomprensibile scelta di cacciare Saviano dalla Rai”. “Scelta scellerata che farebbe da contraltare a quella di eliminare la fascia condotta da Facci? Inquietano parecchio le scelte del governo Meloni che sta letteralmente militarizzando il servizio pubblico televisivo. Bruttissimo segnale anche nella lotta alla mafia nonché perdita di prestigio internazionale per la Rai e per il Paese”, dichiarano. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata