Il risultato della Cortellesi "è straordinario". Nomination per Garrone agli Oscar "fantastica"

“Il cinema è in ripresa, i risultati degli ultimi mesi stanno dando segnali più che positivi, il pubblico, tra i quali molti giovani, ha ripreso a frequentare le sale: uscire da casa e andare al cinema è tornato a essere un’opzione interessante anche per loro”. Così Paolo Del Brocco, a.d. di RaiCinema, in un’intervista concessa a LaPresse. Segnali “partiti dallo scorso maggio, dai risultati di botteghino dei film ‘Barbie‘ e ‘Oppenheimer‘, ma anche dagli ottimi risultati delle opere di Moretti, di Bellocchio e anche dal successo di tutta la stagione estiva: grazie a iniziative come ‘Cinemarevolution‘ abbiamo avuto un record di presenze nei mesi di luglio e agosto e oltre 2000 schermi aperti per tutta l’estate, il risultato migliore degli ultimi 10 anni relativamente al periodo estivo”, aggiunge Del Brocco, per il quale “sicuramente la politica dei prezzi ridotti durante l’estate voluta dal Ministero e la determinazione dei distributori a proporre nella stagione estiva titoli di richiamo hanno dato i loro frutti. E ora ci sono tutte le uscite dei film delle feste, pertanto direi che sul futuro siamo ottimisti”. 

“Finalmente un anno che è tornato quasi alla normalità, fino ad oggi con oltre 70 milioni di biglietti venduti, con una crescita importante rispetto al 2022 e che ci avvicina prospetticamente ai numeri del periodo pre-pandemico, con una quota di mercato italiana che si attesta quasi al 22% delle presenze totali. Anche quest’ultimo è un dato significativo rispetto agli ultimi anni. Tra tutti naturalmente spicca il film ‘C’è ancora domani’ di Paola Cortellesi; complimenti alla sua bravura, al perfetto equilibrio che è riuscita a trovare nella sua storia con la chiave giusta per parlare a tutti di un tema delicato. Il suo è un risultato straordinario che non può che fare bene a tutto il mondo del cinema”, sottolinea l’a.d.

“Per quanto riguarda Rai Cinema e 01 spicca il meraviglioso risultato di ‘Io Capitano‘ di Garrone, un film con un tema sociale, non doppiato che dopo 20 settimane è ancora in programmazione con un incasso di 4,5 milioni. E poi ‘Comandante’ di De Angelis che ha aperto il Festival di Venezia e ha incassato 3,6 milioni e l’attesissimo ‘Killers of the Flower Moon’ di Scorsese che ha superato i 5 milioni e ora in sala con la nostra offerta natalizia ‘Ferrari’ di Mann e ‘Succede solo nelle migliori famiglie’ di Siani'”, sottolinea inoltre Del Brocco.

Del Brocco: “2023 di Rai Cinema è stato anno ottimo”

“Il 2023 di RaiCinema – prosegue Del Brocco – è stato un anno ottimo, in special modo per la presenza ai festival. Al festival di Cannes avevamo tre film italiani nel Concorso principale, distribuiti da 01 Distribution (‘Rapito’ di Marco Bellocchio, ‘Il sol dell’avvenire’ di Nanni Moretti e ‘La Chimera’ di Alice Rohrwacher). Alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, una presenza enorme con ben 25 titoli di cui 9 tra concorso e fuori concorso, tutti di grande qualità. Cinque premi importanti tra cui spicca il Leone d’argento a Garrone per la migliore regia. Una presenza così rilevante è stata confermata anche alla Festa di Roma con 21 titoli e al Festival di Torino con 13. I nostri film con 01 Distribution hanno raggiunto oltre i 6 milioni di presenze con una quota di mercato dell’8%, e anche i risultati di conto economico nel 2023 saranno molto positivi, con un margine commerciale diretto che supera i 14 milioni di euro”.

Cosa vedremo nel nuovo anno? “Per riuscire a intercettare il gusto di un pubblico sempre più esigente – rileva Del Brocco – abbiamo cercato di innalzare la qualità dei nostri film sia dal punto di vista produttivo sia per quanto riguarda la narrazione, con storie ampie e di largo respiro in cui tutti possano riconoscersi. Nei prossimi mesi vedremo i film degli autori più importanti che tornano al grande racconto italiano: ‘Finalmente l’alba’ di Saverio Costanzo, con un cast internazionale; ‘Napoli New York’ di Gabriele Salvatores, tratta da un soggetto di Federico Fellini, la storia di due ragazzini nella Napoli del dopoguerra che sbarcano a New York; ‘Un altro Ferragosto’ di Paolo Virzì, che dopo quasi 30 anni torna a raccontare le vicende dei personaggi di ‘Ferie d’agosto'”, sottolinea Del Brocco.

“E ancora Gabriele Muccino con ‘Here now’, che vedremo alla prova con un film che mescola azione e sentimenti e ‘Iddu’ di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, con un cast di grande livello, sulla storia di Matteo Messina Denaro, scritta prima della cattura del boss. E poi film di autori italiani girati in lingua non italiana come ‘Another end’ di Piero Messina, con Gael García Bernal, Renate Reinsve, Bérénice Bejo, una storia intensa, ambientata in un futuro distopico, sul tema della morte e della memoria, un film in costume; ‘Il diluvio’ di Gianluca Jodice, che propone un racconto storico sugli ultimi giorni dei reali Luigi XVI e la moglie Maria Antonietta. E ancora un altro autore italiano, apprezzatissimo all’estero: Uberto Pasolini con ‘The Return’ con un cast internazionale – Ralph Fiennes e Juliette Binoche, accanto a Claudio Santamaria e Angela Molina – racconta una storia sul ritorno di Ulisse a Itaca. E infine arriva in sala ‘The Penitent’, l’ultimo film di Luca Barbareschi, da una sceneggiatura del Premio Pulitzer David Mamet”, afferma Del Brocco. “Inoltre”, sottolinea l’a.d. di Rai Cinema, “il nostro listino è composto da molti altri film”.

Del Brocco: “Opere di registe sono in positivo aumento”

L’exploit della Cortellesi porta alla ribalta le donne. ‘E’ un dato confortante anche per noi osservare che le nostre produzioni di opere di registe sono in positivo aumento. Alcune sono giovani alle prime esperienze. Negli ultimi 5 anni Rai Cinema ha co-prodotto ben 119 film e documentari diretti da registe donne, di cui 17 nel solo 2023. Ne abbiamo accompagnate alla realizzazione dell’opera prima ben 30 e 12 all’opera seconda”, spiega l’ad di Rai Cinema. Qualche esempio? “Alice Rohrwacher, che con il film ‘La chimera’ è ancora in sala, e poi ancora Micaela Ramazzotti, Susanna Nicchiarelli, Emma Dante, Roberta Torre, Valeria Bruni Tedeschi, Laura Bispuri, Francesca Archibugi, Barbara Cupisti, Anselma dell’Olio, Ginevra Elkann, Laura Luchetti, Margherita Buy, Paola Randi, Giorgia Farina, Francesca Comencini, Sara Fgaier, Michela Cescon, Francesca Schirru, Maria Tilli e molte altre. Fra le opere prime menziono un film sorprendente che farà parlare di sé: ‘Gloria!’ di Margherita Vicario. Dell’opera di una regista ci interessa il suo sguardo sul mondo, la sua visione delle cose e del cinema, il suo stile, la sua voce, i suoi temi, oltre che la bellezza e la solidità della sua proposta. Quando smetteremo di sottolineare il fatto che un film è diretto da una donna, vorrà dire che qualcosa è veramente cambiato'”.

E dal punto di vista industriale ci saranno novità nel prossimo anno? “Negli ultimi anni abbiamo assistito a un grande sviluppo, in termini produttivi, grazie a tutta una serie di fattori: l’intervento ingente del governo e del MIC in risposta alla pandemia; gli investimenti delle piattaforme soprattutto nella serialità; le grandi produzioni delle società italiane acquisite da operatori internazionali; il dinamismo dei piccoli produttori indipendenti e, non ultimo, il ruolo svolto da Rai Cinema. Di positivo c’è che abbiamo raggiunto un livello di piena occupazione del settore e l’acquisizione, da parte di realtà multinazionali, di importanti società italiane, il che dimostra come il nostro mercato sia attrattivo”, sottolinea Del Brocco.

“Di negativo, la grande disponibilità finanziaria e la capacità di attrarre talents e maestranze di queste aziende hanno inciso sull’aumento dei costi di produzione del 30/40%. Per quanto concerne gli OTT si corre un rischio concreto di riduzione degli investimenti complessivi soprattutto in alcuni territori europei. Come servizio pubblico, durante la pandemia c’è stato chiesto di fare la nostra parte e dare tutto il sostegno possibile all’industria del cinema. Lo abbiamo fatto contribuendo nel quadriennio 20/23 alla realizzazione di 280 film e 120 documentari, collaborando con 190 società di produzione e 330 registi e investendo 325 milioni di euro. Come azienda abbiamo svolto una vera e propria funzione di volano economico con ricadute sull’occupazione, sull’economia e sulla fiscalità”, ha spiegato inoltre l’ad.

“Aver fatto così tanti film ha significato attingere anche a risorse pianificate per il futuro. Infatti il budget 2024 presenta forti tensioni che stiamo comunicando ai produttori. Ridurremo il numero dei film tornando ai volumi produttivi pre Pandemia considerando tra l’altro le indicazioni del MIC e l’oggettivo minor assorbimento da parte del mercato theatrical e pay tv/svod. Ci aspettiamo che gli operatori del settore riconoscano il valore del nostro operato in questi anni comprendendo la situazione attuale, evitando pressioni sulla società che non agevolano il nostro lavoro”, aggiunge.

Del Brocco: “Riduzione canone non dovrebbe impattare su audiovisivo”

La riduzione del canone impatterà sugli investimenti nell’audiovisivo? “Al momento sembrerebbe di no – risponde Del Brocco – visto che la riduzione del canone sarà compensata da un contributo straordinario. Va verificata la possibilità di computare il contributo nel calcolo delle quote obbligatorie di investimento della Rai. Comunque il tema connesso alla certezza delle risorse per il servizio pubblico è determinante per l’industria. Come sottolinea la ricerca dell’Osservatorio europeo dell’audiovisivo, i broadcaster pubblici nel 2022 hanno utilizzato il 59% dei loro investimenti per la creazione di contenuti originali, ma l’Italia è solo il quinto Paese per investimenti su contenuti originali europei, una situazione ancora più pericolosa in un momento in cui gli streamer potrebbero diminuire il loro impegno produttivo nel nostro Paese”. In questa situazione la Rai “potrebbe essere utilizzata come strumento di politica economica sull’industria dell’audiovisivo se dotata delle risorse necessarie’.

Infine, sul rapporto tra il cinema italiano e gli Oscar. “Essere entrati con ‘Io Capitano’ nella prima shortlist agli Oscar e in nomination per i Golden Globes come miglior film straniero rappresenta un risultato fantastico”, conclude Del Brocco.

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