Alon Bar sui social: "Si sarebbe potuto esprimere solidarietà alle vittime della strage del 7 ottobre. È un peccato che questo non sia accaduto"

L’ambasciatore di Israele in Italia critica il Festival di Sanremo per i messaggi lanciati dal palco dell’Ariston. “Ritengo vergognoso che il palco del Festival di Sanremo sia stato sfruttato per diffondere odio e provocazioni in modo superficiale e irresponsabile. Nella strage del 7 ottobre, tra le 1200 vittime, c’erano oltre 360 giovani trucidati e violentati nel corso del Nova Music Festival. Altri 40 di loro, sono stati rapiti e si trovano ancora nelle mani dei terroristi insieme ad altre decine di ostaggi israeliani. Il Festival di Sanremo avrebbe potuto esprimere loro solidarietà. È un peccato che questo non sia accaduto. #Sanremo2024 #October7Massacre”. Lo scrive sui social l’ambasciatore di Israele in Italia Alon Bar

Ghali: “Continua politica terrore, non va bene”

“Per l’ambasciatore di Israele è vergognoso sfruttare il palco di Sanremo per diffondere odio e provocazioni? E io per cosa lo devo usare? Sono un musicista ancora prima di essere su questo palco, ho sempre parlato di questo da quando sono bambino. Sono uno di quelli nati grazie a internet, internet può documentare che da quando sono bambino e ho fatto le mie prime canzoni a 13-14 anni parlo di quello che sta succedendo, non è dal 7 ottobre, questa cosa va avanti già da un po’. Mi dispiace tanto abbia risposto in questo modo”. Lo ha detto Ghali a ‘Domenica In-Speciale Sanremo’ su Rai1 replicando alle parole dell’ambasciatore di Israele in Italia Alon Bar. “La gente ha sempre più paura e il fatto che lui dica così non va bene. Continua questa politica del terrore, la gente ha sempre più paura di dire stop alla guerra e stop al genocidio – ha aggiunto il cantante – Siamo in un momento in cui le persone sentono di andare a perdere qualcosa se dicono ‘viva la pace’, ed è assurdo. Non deve succedere questo”. Per Ghali “l’Italia è un paese che porta valori completamente opposti. Ci sono dei bambini di mezzo, io ero un bambino che sognava e ieri sono arrivato quarto a Sanremo – ha concluso – Tra quei bambini che stanno morendo in questo momento, chissà quante star, quanti dottori, quanti insegnanti e quanti geni ci sono. Perchè?”.

Ad Rai: “Solidarietà a popolo Israele e comunità ebraica”

“Ho vissuto assieme all’ambasciatore Bar ed alla presidente Di Segni gli eventi che la Rai ha dedicato alla memoria della Shoah nell’ultima settimana di gennaio. E ogni giorno i nostri telegiornali e i nostri programmi raccontano – e continueranno a farlo – la tragedia degli ostaggi nelle mani di Hamas, oltre a ricordare la strage dei bambini, donne e uomini del 7 ottobre. La mia solidarietà al popolo di Israele ed alla comunità ebraica è sentita e convinta”. Così l’Amministratore Delegato Rai Roberto Sergio in merito a una affermazione su Israele e Palestina fatta da un’artista durante il Festival di Sanremo. 

 Gasparri: “Vertici Rai si scusino con autorità Israele”

Maurizio Gasparri, senatore membro della Commissione di Vigilanza Rai, chiede le scuse dei vertici della tv pubblica. “Leggo con tristezza l’intervento sui social dell’ambasciatore di Israele in Italia, Alon Bar, che giustamente depreca alcune affermazioni fatte al Festival di Sanremo, che secondo lui sono servite ‘a diffondere odio e provocazioni in modo superficiale e irresponsabile’. L’ambasciatore ricorda che ‘nella strage del 7 ottobre tra le 1200 vittime c’erano oltre 360 giovani trucidati e violentati nel corso di un evento musicale’. La Rai ha perso un’altra occasione. Spero che i vertici dell’azienda si scusino con le autorità di Israele ed attuino interventi riparatori, tenuto conto delle giuste proteste dell’Ambasciatore di Israele. La Rai non può vivere fuori dalla realtà. Rinnovo la mia solidarietà all’Ambasciatore Bar ed al popolo di Israele che il 7 ottobre ha subito un’aggressione paragonabile alle persecuzioni della Shoah”, ha dichiarato Gasparri. 

Bonelli: “Ghali non deve chiedere scusa, applauditelo”

Difende invece chi dal palco di Sanremo ha chiesto il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza Angelo Bonelli. “Chi attacca Ghali dovrebbe interrogare la propria coscienza. Ghali non deve chiedere scusa ma deve essere applaudito. A Gaza c’è un genocidio che si sta compiendo nel silenzio colpevole di Europa e Italia. L’ambasciatore israeliano eviti di intromettersi e spieghi perché l’esercito israeliano sta compiendo un massacro inaudito contro la popolazione civile palestinese. Ma, come fate a dire che qui è tutto normale? Queste parole della canzone di Ghali sono già la risposta alle polemiche sul fatto che a Sanremo, giustamente, sia il rapper che altri hanno chiesto lo stop ai bombardamenti su Gaza e di fermare il genocidio. Certamente non è normale che queste parole pacifiste possano essere scambiate come diffusione di odio. Come capita sempre più spesso con questo Governo, le parole sono usate a proprio uso e consumo per scopi di propaganda. Noi stiamo con Ghali”, afferma in una nota il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata