Sul palco dell'Ariston i brani che hanno fatto la storia della canzone italiana e mondiale

Brani iconici che hanno fatto la storia della canzone italiana e mondiale venerdì sul palco dell’Ariston. Il momento dedicato alle cover, con i concorrenti sul palco affiancati da colleghi invitati per l’occasione, si dimostra ancora una volta tra i più attesi della settimana sanremese. Sotto lo sguardo del principe Alberto di Monaco, ad aprire la lunga serata è Sangiovanni che porta sul palco ‘Farfalle‘, eseguita in un mix italiano-spagnolo con la cantante iberica Aitana. Con tutti e 30 i cantanti ad esibirsi, lo spettacolo corre veloce. E sul palco salgono Annalisa e La Rappresentante di lista per una potentissima versione del brano degli Eurythmics ‘Sweet dreams‘.

Si deve attendere la terza cantante in gara per la prima cover interamente in italiano. Si tratta di Rose Villain che accompagnata da Gianna Nannini esegue un medley di successi della rocker senese.

A riportare l’Ariston agli anni ’80 è Lorella Cuccarini, che entra in scena riproponendo i successi che ne hanno costellato la carriera, culminando in ‘La Notte vola’ accanto a Fiorello trasformato in un improbabile Manuel Franjo. Lapidario il commento dello showman al termine del balletto: “Non vi do la liberatoria“, chiaro riferimento alla vicenda Travolta-Ballo del qua qua. Alcuni brani vengono proposti senza grandi stravolgimenti all’arrangiamento originale, come nel caso di ‘Sogna ragazzo sogna’, portata sul palco da Alfa e Roberto Vecchioni, e ‘Quando finisce un amore’ da Irama accompagnato da Riccardo Cocciante; altre subiscono una rivisitazione pressoché totale, come nel caso di ‘Che idea’ proposta dai Bnkr44 con Pino D’Angio.

Francesco Gabbani e Fiorella Mannoia riportano l’Ariston al festival del 2017 quando il primo conquistò la gara con ‘Occidentali’s karma’ e la seconda si piazzò seconda con ‘Che sia benedetta’. Abito nero e zeppe da capogiro, Lorella Cuccarini scende le scale del palco con un minimo di apprensione, ma tutto fila liscio come l’olio. “Ho voluto ricordare quei capi modernissimi un tempo, ma moderni anche oggi, perchè quando si parla di qualità e stile non c’è mai tempo. Ho voluto omaggiare 4 stilisti straordinari che hanno portato il nostro Paese a vette altissime nel mondo”. L’Hallelujah portata sul palco dai Santi Francesi è un ricamo di voci e musica con la straordinaria interpretazione di Skin.

Tra pezzi immortali e artisti che ritrovano dopo tanto tempo il palco dell’Ariston, la serata cover si conferma momento nevralgico del Festival di Sanremo che anche stasera ha saputo regalare momenti di grande musica ed emozionante spettacolo.

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