I Negramaro rompono il ghiaccio, dopo un po' in platea anche Amadeus e Fiorello

Si accende il palco del teatro Ariston, a Sanremo. La scintilla sono le prove generali della kermesse che hanno visto i trenta artisti in gara al Festival esibirsi nella loro veste più “essenziale”. A rompere il ghiaccio davanti al pubblico, composto da giornalisti accreditati ed entourage dei cantanti, sono stati i Negramaro con la loro ‘Ricominciamo tutto’, accolta con grandi applausi dalla platea. Quindi è stata la volta di due big storici della musica leggera italiana: i Ricchi e Poveri. Nonostante le tante primavere sulle spalle di Angelo e Angela, entrambi si lasciano andare sulle note della loro ‘Ma non tutta la vita’ al punto che al termine della loro esibizione, Angela si lascia andare: “Devo decidere se cantare bene o muovermi tanto. Ho il fiatone”.

Annalisa sa già di tormentone

Grandi applausi anche per Annalisa, che con ‘Sinceramente tua’ porta sul palco un pezzo che sa già di tormentone da storia Instagram. Sensualissima Rose Villain con ‘Click boom’. La sobrietà di Diodato, in total black, viene apprezzata dal pubblico. A chiudere l’esibizione dell’artista valdostano, vincitore del festival nel 2020, in gara quest’anno con ‘Ti muovi’, uno scatenatissimo gruppo di ballo. Mamhood, con un acceso maglione rosa, non tradisce le aspettative del pubblico con ‘Tuta gold’. Un piccolo intoppo tecnico, risolto in un paio di minuti, ha costretto i saltellanti Bnkr44 a interrompere e ricominciare la loro ‘Governo Punk’. Intimista l’esibizione di Sangiovanni, con ‘Finiscimi’, che contrasta quasi con il gigante palco-orchidea creato da Gaetano e Maria Chiara Castelli, con le due scale che si aprono tra spirali di led e giochi di specchi. Emozionatissima Clara che al termine della sua ‘Diamanti grezzi’, rimane qualche istante a guardare il pubblico e a godersi l’applauso.

Vecchi e nuovi volti

Poi è la volta dell’esordio festivaliero di Alessandra Amoroso, che con ‘Fino a qui’ commuove. Ritmatissima l’esibizione di Fred De Palma, con ‘Il cielo non ci vuole’. Un tappeto con su scritto il titolo del brano, ‘Mariposa’, richiama il ritmo etnico del brano presentato dalla signora della musica italiana, Fiorella Mannoia. Emozione alle stelle, nonostante si tratti ancora di una prova, per i Santi Francesi, in gara con ‘L’amaro in bocca’; e per i più navigati The Kolors con ‘Un ragazzo, una ragazza’. “Possiamo dire che è già bello così?”, commenta Stash prima di interpretare il brano. Con ‘La rabbia non ti basta’, tocca poi a Big Mama. A chiudere la prima tranche di artisti sono altri due pezzi da novanta della storia festivaliera, Renga e Nek, che con il loro ‘Pazzo di te’ riportano sul palco sonorità anni ’60.

La ripresa delle prove vede accomodarsi in platea due spettatori d’eccezione: Amadeus e Fiorello. Fisico scolpito e voce da brividi per Irama con ‘Tu no’. Quindi è la volta di Angelina Mango che con ‘La noia’ tutto fa, tranne che annoiare il pubblico che le dedica un applauso pieno. Poi tocca al rapper campano Geolier, con la sua ‘I p’ me, tu p’ te’, che al termine dell’esibizione appare spaesato: “Da ndo’ esco?”. Applausi poi per Maninni, con ‘Spettacolare’, e per ‘Casa mia’ di Ghali, che si presenta sul palco in total white. Grandi applausi per Gazzelle, con ‘Tutto qui’, e soprattutto Il Volo, già vincitori del festival, quest’anno in gara con ‘Capolavoro’. La timidezza di Alfa, con ‘Vai!’ fa da contraltare all’energia di Dargen D’Amico e ‘Onda alta’. Nel suo abito fiorato, e gli immancabili occhiali psichedelici e una simpatia travolgente Dargen scherza su un piccolo contrattempo tecnico che lo costringe a ricominciare dopo pochi istanti, per poi passeggiare in platea inseguito dalle telecamere. Colpisce più visivamente che canoramente il gruppo punk La Sad, mentre ricama un rap fitto fitto di parole Il Tre che porta sul palco ‘Fragili’. Porta al centro del palco due altalene la rivelazione dello scorso festival, Mr. Rain, che dopo l’inchino al pubblico si accomoda prima al pianoforte per eseguire appunto ‘Due altalene’. A chiudere la lunghissima lista di cantanti in gara è l’eterna Loredana Bertè, con tutta la sua storica energia racchiusa nel brano ‘Pazza’. La sua esibizione è l’unica a far alzare in piedi la platea per una emozionante standing ovation. Ieri era una prova, durata 4 ore. Oggi sarà gara. Gara vera, che si rinnova e da 74 anni avvince ed emoziona. Ma del resto si sa: Sanremo è Sanremo.

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