L'amministratore delegato della Rai sull'annunciato intervento del presidente ucraino Zelensky durante la serata finale del Festival

È evidente che Sanremo, soprattutto lo scorso anno, sia riuscito a parlare a tutto il Paese. Il miracolo è stato quello di una vera e propria rinascita e molti dei meriti sono di Amadeus che è riuscito a compiere scelte musicali giuste e ad allargare enormemente l’interesse attorno al festival anche toccando temi sociali, politici e culturali rilevanti”. Lo ha detto l’amministratore delegato della Rai, Carlo Fuortes, in un’intervista a ‘la Repubblica’.

Il messaggio di Zelensky? “La guerra in Ucraina ha avuto un’importanza così grande nelle nostre vite dell’ultimo anno che la forzatura sarebbe escluderla. La direzione del festival è in contatto con lo staff del presidente Zelensky per definire le modalità del suo intervento”, ha aggiunto. Alla domanda su che cosa ha imparato la Rai da questi due anni di Sanremo, Fuortes ha risposto: “Credo che quella magia sia molto legata al festival, se ne estrai una parte non è detto che si ottengano gli stessi risultati. Ma il nostro tentativo è uscire dall’idea sacrale dei canali: le nuove direzioni di genere consentono più flessibilità”. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata