Il cantautore racconta: "Nei miei testi parlo di tutti gli aspetti della vita: l'amore, la gente, i cambiamenti sociali ma in modo chiaro, semplice e diretto senza essere pretenzioso"

Ha l'occhio azzurro, lo sguardo malandrino e una simpatia contagiosa, Pedro Capò, il nuovo fenomeno del latin pop, sbarcato a Milano per parlare della sua carriera, della sua hit 'Calma' e del suo futuro. Con oltre 351 milioni di stream e più di 842 milioni di visualizzazioni per il videoclip, 'Calma (Remix)' featuring Farruko è un successo mondiale e sta andando molto bene anche in Italia. Ma il 38enne portoricano non vuole essere incasellato nell'angusto scaffale del creatore di tormentoni estivi latini. "E' uno stereotipo, il pop latino e la musica di Portorico non sono solo quella cosa lì. Il reggaeton ha svecchiato molto il genere, non siamo solo spiaggia e cha cha cha ma – sia chiaro – celebriamo anche quello. Io amo l'estate, si sta al mare con gli amici. E' bello", spiega subito Pedro che racconta come lo scambio con gli Stati Uniti sia importante per Portorico.

Lui vive a Miami dopo aver iniziato la sua carriera solista a New York, dove – sottolinea – ha trovato la sua identità musicale e il suo stile. Il rock, il reggae, l'hip-hop, la Motown e il blues sono tutte influenze, poi filtrate dal gusto latino, aggiunge il songwriter, che la musica l'ha respirata in famiglia. Suo nonno Bobby Capò era un cantante e compositore molto famoso a Portorico e anche suo padre e suo omonimo, Pedro Capò, è stato un celebre interprete di salsa. "Per me è stato uno stimolo, forse è stato più difficile per mio padre, che era bravissimo, avere l'ombra di mio nonno", dice lui, che al momento è impegnato nella post-produzione del suo nuovo album, intitolato semplicemente 'Capò'.

"Nei miei testi parlo di tutti gli aspetti della vita: l'amore, la gente, i cambiamenti sociali ma in modo chiaro, semplice e diretto senza essere pretenzioso", afferma il cantautore di Portorico, che poi rivela di aver conosciuto nelle sue giornate milanesi i produttori hitmaker Takagi e Ketra e Achille Lauro e di voler collaborare con loro in futuro. "L'Italia fa parte della cultura musicale di Portorico, Pausini e Ramazzotti sono famosi da noi. Io ho anche cantato delle cover di Laura ma il mio punto di riferimento è Nek: è stato un'influenza e un'ispirazione per me", sottolinea Capò, che poi ammette di come sia duro separarsi per lavoro da sua moglie e dai suoi tre figli piccoli: "Cerco di passare del tempo di qualità con loro ma gli insegno anche che bisogna inseguire la propria passione. E tutti e tre hanno già talento artistico", conclude Pedro, lasciando presagire che la saga dei Capò è pronta per una quarta generazione.
 

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