Il suo ultimo spettacolo stava andando in scena al teatro Olimpico di Roma, proprio nello stabile i cui ultimi piani sono crollati stanotte
"E' andata bene, sono un uomo fortunato. Certo oggi sono scosso, ma provo sollievo. Nella vita ho sempre avuto fortuna e continuo ad averne. Uno spettacolo si recupera, ma la vita no". Lo dice Max Giusti, contattato da LaPresse, che dal 19 gennaio al 24 stava portando sul palcoscenico al teatro Olimpico di Roma, proprio nella palazzina i cui ultimi piani sono crollati stanotte, il suo ultimo spettacolo, 'Pezzi da 90'.
"Ho troppo rispetto per la vita – aggiunge -. Noi adesso in quel teatro bellissimo avevamo tre giorni di spettacoli con i biglietti già venduti. Dovremo trovare un altro palcoscenico per uno spettacolo per 3.500 persone. Stiamo chiedendo ospitalità ad altri teatri ma la cosa più importante – annuncia – è che voglio organizzare una replica per raccogliere fondi per le persone che abitano nell'edificio e per le persone che lavorano nel teatro".
Giusti fa i suoi "complimenti ai vigili del fuoco. In questa circostanza, che poteva essere tragica, tutto – sottolinea – ha funzionato". E annuncia: "Voglio tornare il prossimo anno in quel teatro, sono uno che pensa positivo, ma 'sti cavoli: uno spettacolo si replica e la vita non si recupera".
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