Le domande a cui gli aspiranti medici dovranno rispondere saranno pescate da una banca dati aperta

Sono previsti per il 28 maggio e il 30 luglio i prossimi i due appuntamenti per i test di ingresso a Medicina.  Secondo indiscrezioni raccolte da LaPresse, il decreto è pronto e attende solo la firma della ministra dell’Università e ricerca, Anna Maria Bernini. Addio, dunque, ai Tolc-Med dello scorso anno, da quest’anno si cambia ancora, mentre al Mur si lavora a un ‘periodo filtro’, un semestre da frequentare nelle università ad accesso libero prima di sostenere i test di ingresso a Medicina. 

60 domande e 100 minuti per rispondere

Le domande a cui gli aspiranti medici dovranno rispondere saranno pescate da una banca dati aperta, composta da 3500 quesiti. La prova prevede che ai candidati saranno sottoposte 60 domande e avranno a disposizione 100 minuti per farlo. Le domande saranno 5 di logica, 23 di biologia, 15 di chimica, 13 in totale tra fisica e matematica. Le altre domande, invece, riguarderanno il percorso di studio degli anni precedenti. Ogni risposta giusta vale 1,5 punti, per ogni risposta sbagliata vengono tolti 0,4 punti, ogni risposta non data vale 0 punti. La banca dati aperta sarà accessibile ai candidati 20 giorni prima delle due prove e a pubblicarla su una piattaforma sarà il Cisia, Consorzio interuniversitario sistemi integrati per l’accesso.

Resta, però, il nodo dei 3mila studenti che lo scorso anno hanno sostenuto i Tolc e ottenuto un punteggio valido per la graduatoria. Il Tar del Lazio, con la sentenza numero 863 del 17 gennaio, ha annullato bando e graduatorie dei test di Medicina 2023. Per effetto della decisione dei giudici amministrativi, i ragazzi del quarto anno dovranno ripetere le prove di ammissione. Il Mur, secondo quanto apprende LaPresse, sta studiando per individuare una forma di tutela per i 3mila ragazzi del quarto anno delle superiori. Gli studenti – è il ragionamento del Mur – hanno maturato un interesse legittimo, ottenuto basandosi su norme in vigore. Nel rispetto della sentenza del Tar e nel rispetto del Consiglio di Stato al quale gli avvocati dei ricorrenti hanno presentato ricorso in merito alle mancate immatricolazioni, il Mur sta valutando una forma di tutela che salvaguardi la loro posizione. 

I Tolc Med, introdotti dalla precedente ministra Maria Cristina Messa, avevano sollevato più di una perplessità e non solo tra i candidati che avevano presentato ricorso contro il sistema di equalizzazione che, dal loro punto di vista, non garantiva lo stesso grado di difficoltà delle domande nelle diverse prove sottoposte ai candidati. Prove considerate non bilanciate né omogenee dal Tar del Lazio, che ha annullato bando e graduatorie dei test di Medicina, i Tolc Med 2023, mettendo in salvo chi, però, ha superato i quiz e si è immatricolato, iniziando a frequentare i corsi.  Un sistema per il quale anche l’attuale ministra Bernini non aveva mai nascosto i propri dubbi. 

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