Si conclude così un percorso che garantirà a breve un accesso alla cura nei centri specialistici distribuiti nelle diverse aree geografiche del territorio nazionale

 L'Agenzia italiana del farmaco ha dato il via libera alla rimborsabilità della prima terapia a base di cellule Car-T (Chimeric Antigen Receptor T-cell) disponibile in Italia. La nuova terapia, denominata Kymriah (tisagenlecleucel), potrà essere prescritta secondo le indicazioni approvate dall'Ema, l'Agenzia europea del farmaco, e utilizzata nei centri specialistici selezionati dalle Regioni, per pazienti adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B (Dlbcl) resistenti alle altre terapie o nei quali la malattia sia ricomparsa dopo una risposta ai trattamenti standard e per pazienti fino a 25 anni di età con leucemia linfoblastica acuta (LLA) a cellule B.

Le terapie Car-T rappresentano una strategia immunoterapica di ultimissima generazione nella lotta ai tumori ematologici. Utilizzano i globuli bianchi (linfociti T) prelevati dal paziente e appositamente ingegnerizzati per attivare il sistema immunitario; una volta reinfusi nel paziente, entrano nel circolo sanguigno e sono in grado di riconoscere le cellule tumorali e di eliminarle. Con l'approvazione da parte del Consiglio di amministrazione di Aifa, si è concluso l'iter procedurale per garantire l'accesso a queste nuove terapie salvavita "a esito di una negoziazione contrassegnata da uno spirito di responsabile collaborazione con l'azienda", sottolinea l'Aifa.

"Le caratteristiche tecniche e operative di questo tipo di terapia, e soprattutto la gestione delicata dei possibili effetti collaterali ha reso necessario rispetto al passato un lavoro diverso di pianificazione – dichiara il direttore generale di Aifa Luca Li Bassi – che ha coinvolto, in ruoli parimenti fondamentali, tutti gli attori del Sistema sanitario nazionale. Un lavoro di squadra puntuale e attento ha fatto in modo di aprire L'approvazione attraverso un nuovo modello di rimborso, il pagamento al risultato (payment at results), utilizzato da Aifa per la prima volta, è dunque l'atto conclusivo di un lavoro di programmazione sanitaria per il quale intendo ringraziare il lavoro del personale e delle commissioni dell'Aifa (Cts-Cpr), il Centro nazionale trapianti, le Regioni, il supporto tecnico del prof. Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, delle società scientifiche e l'interessamento diretto dello stesso ministro, che ha incoraggiato e facilitato un ottimo lavoro di squadra con le direzioni del ministero della Salute". "L'approvazione in Cda della prima terapia Car-T – dichiara il presidente ad interim dell'Aifa Stefano Bonaccini – segna un passaggio molto importante per la salute pubblica e per il nostro Ssn, che intorno a questa negoziazione ha visto un cambio rispetto al passato".
 

 

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