Si tratta di un aggiornamento che sostituisce il decreto del 2025

Sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale le linee guida del ministero della Salute contenenti le indicazioni delle procedure e delle tecniche di procreazione medicalmente assistita.

Si tratta di un aggiornamento che sostituisce il decreto ministeriale del 2025, anche al fine di adeguarne i contenuti alle sentenze della Corte costituzionale” e “tenuto conto degli esiti del Tavolo tecnico per la ricerca e formazione nella prevenzione e cura dell’infertilità, nonché del Tavolo tecnico di approfondimento delle tematiche relative alla procreazione medicalmente assistita (Pma) costituiti presso l’ufficio di Gabinetto del Ministero della salute”. 

Ubaldi: “Con nuove linee guida chiarezza per centri Pma”

“La pubblicazione delle nuove linee guida sulla legge 40/2004 in materia di Procreazione medicalmente assistita (PMA) rappresenta un contributo importante affinché tutti i centri specializzati abbiano indicazioni precise e messe ‘nero su bianco’ su quanto accaduto a livello scientifico e normativo negli ultimi anni in questo settore”. Ad affermarlo Filippo Maria Ubaldi, direttore scientifico del gruppo Genera, past president della Società Italiana di Fertilità e Sterilità (SIFES), membro della commissione tecnica che ha redatto le linee guida pubblicate oggi in Gazzetta ufficiale.

“L’obiettivo quanto mai importante di questo testo – prosegue – è proprio raccogliere tutte le novità avvenute in questi anni nel campo della PMA affinché l’applicazione delle tecniche avvenga nel rispetto di quanto dettato dalla legge, che si è aperta in più occasioni all’allargamento delle opzioni disponibili per le coppie con problemi di infertilità: dalla cancellazione del divieto di fecondazione eterologa, alla quale oggi ricorrono circa 8mila coppie italiane l’anno, alla possibilità di accesso alle tecniche anche per le coppie fertili ma portatrici di malattie ereditarie. Fino all’aspetto quanto mai delicato, soprattutto per un counselling chiaro dei pazienti all’interno del centri di PMA, dell’impossibilità di revoca del consenso da parte del partner maschile. Certamente i centri specializzati nel periodo di ‘vacanza’ fra le vecchie e le nuove linee guida non sono rimasti a guardare, e hanno aggiornato costantemente i loro protocolli e anche i loro consensi informati sulla base delle importanti sentenze e direttive emanate in questi nove anni. Ma si attendeva da tempo che il ministero della Salute emanasse questo documento di riferimento, per dare un ulteriore supporto ai centri e alle coppie che vi si rivolgono ogni giorno, e di questo siamo grati perché dimostra che le istituzioni hanno acceso una luce su questo tema, in un periodo di serissima crisi demografica per il nostro Paese, che celebra proprio oggi gli Stati generali della Natalità”, conclude Ubaldi.

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