Il testo passa con 162 sì, 119 no e 1 astenuto e torna ora alla Camera per la terza lettura. Gioiscono Bonafede e il M5s

Il governo incassa la fiducia al Senato sul ddl Anticorruzione con 162 Sì, 119 No e 1 astenuto. Il testo torna ora alla Camera per la terza lettura. Il provvedimento aveva già ricevuto l'ok di Montecitorio con 288 si è 143 voti contrari.

Esulta il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. "Abbiamo fatto un passo avanti molto importante, il Senato ha approvato la legge Spazzacorrotti. Manca una votazione alla camera che dovrebbe avvenire la prossima settimana. Teniamo molto a questo provvedimento e la maggioranza si è impegnata a farlo approvare prima di Natale per i cittadini onesti di questo Paese. C'è uno Stato e c'è un Governo che stanno dalla parte dei cittadini onesti. La lotta alla corruzione, d'ora in poi, sarà veramente una lotta senza tregua". 

"Lo abbiamo promesso ai cittadini italiani e andiamo avanti. Oggi lo Spazzacorrotti è stato approvato al Senato e torna alla Camera dei Deputati per la definitiva approvazione. Abbiamo corretto l'emendamento vergognoso sul peculato, che voleva alleggerire la gravità del reato. Stiamo dimostrando che quando c'è la volontà politica una legge non necessità di anni per essere approvata, soprattutto quelle che sono necessarie per la vita democratica del Paese. Lo Spazzacorrotti è la prima vera legge anti corruzione che viene varata in Italia da dopo Tangentopoli", ha commentato in una nota del M5S. 

 "Una legge – aggiungono i pentastellati – che introduce il daspo per i corruttori che non potranno più avere a che fare con la Pubblica Amministrazione, l'agente infiltrato, la possibilità di avere sconti di pena per chi collabora con la Giustizia e restituisce quanto rubato. Passi importanti per ridare fiducia nei rapporti tra cittadini e Pubblica Amministrazione, passi importanti per ricostruire un tessuto economico sano. Gli investimenti in Italia sono difficili perché siamo avvertiti come uno dei Paesi più corrotti in Europa. E' il tempo di dire basta, di invertire la rotta e di creare un'economia sana e onesta. Un'economia di vera concorrenza che produce posti di lavoro, che crea occupazione stabile. La corruzione ha devastato l'economia e la fiducia. Questa è una legge che ha una portata storica e di cui i benefici saranno subito avvertiti con la definitiva approvazione nei prossimi giorni".

Proprio nel giorno della fiducia, sul tema della corruzione arriva però un monito del Consiglio d'Europa: "L'Italia ha compiuto progressi per prevenire la corruzione nel sistema giudiziario, ma ancora di più è necessario per ottemperare a tutte le raccomandazioni, in particolare per quelle riguardanti i parlamentari". Lo sostiene in un rapporto Greco, Gruppo di Stati contro la corruzione del Consiglio d'Europa. Greco sottolinea che "è necessario dimostrare che un livello accettabile di conformità con le raccomandazioni può essere raggiunto entro i prossimi 18 mesi".

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