Milano, 13 mag. (LaPresse) – “Ricevo delle minacce pazzesche e le ho ignorate per anni perché il silenzio mi sembrava la cosa migliore, e mi preoccupo anche di questi odiatori, perché sono una mamma e una donna. Più che gli odiati dovrebbero essere gli odiatori ad essere curati”. Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre, nel suo intervento al convegno ‘Le vittime dell’odio’ al Memoriale della Shoah in corso a Milano. Gli odiatori “dovrebbero essere curati da una équipe di medici. Quando si sanno i nomi, è una preoccupazione della società. Quando ho fatto il vaccino (contro il Covid, ndr) mi hanno scritto come se fossi un untore. Mi augurano la morte? Io risposto calma, ho 93 anni e mezzo. Uno che mi augura la morte, io dico che è lui da curare. Sei malato. Ho visto tutto, come vuoi che abbia paura a uscire?”, ha aggiunto Segre, sopravvissuta alla Shoah.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata