La presidente della Commissione Antimafia commenta quanto emerso dall'inchiesta di Fanpage

Non c’è spazio per le frasi aberranti che ho sentito. La giovane età è una giustificazione fino a un certo punto, a mio avviso. Sono felice che il partito a cui appartengo e che conosco da tanti anni abbia deciso di dire che per questo non c’è spazio”. Lo ha detto la presidente della Commissione Antimafia, Chiara Colosimo, rispondendo ai cronisti a Palazzo San Macuto, sui cori antisemiti dei giovani appartenenti a Gioventù Nazionale e rilanciati da un’inchiesta di Fanpage.

“Quello che ho visto mi ha profondamente deluso, non ci rappresenta, e lo dico senza paura d’essere smentita – ha detto -. La storia che io ho vissuto, e che ha visto come capo di quel mondo il presidente del Consiglio, è una storia in cui non c’è mai stato spazio per l’antisemitismo, per il razzismo, non c’è mai stato spazio per il nostalgismo, per una questione di scelte. Io sono stata due volte nei campi di sterminio, ho pianto con le persone che erano lì, ed esattamente per quello ma anche e soprattutto per le storie che riguardano altre nazionalità, noi chiediamo il rispetto dell’identità e dobbiamo dare il rispetto delle identità”. Quindi Colosimo ha voluto rivolgere un messaggio alla senatrice Ester Mieli, oggetto dei cori antisemiti da parte di alcuni esponenti di Gioventù Nazionale: “Ester Mieli non è soltanto un senatore di Fratelli d’Italia – ha detto -, per me è un’amica, una donna straordinaria che non mi ha mai fatto mancare il suo sostegno, e che sinceramente non si meritava questo. Io le ho già chiesto scusa per questo, e lo faccio pubblicamente a nome di tutti”.

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