Il ministro delle Infrastrutture: "Strano che certe inchieste escano sempre in certi periodi"

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, torna a commentare il caso dell’indagine per presunta corruzione in appalti dell’Anas in cui sono coinvolti Denis Verdini e il figlio Tommaso, escludendo che l’inchiesta sia il simbolo di un problema strutturale nel sistema delle commesse pubbliche. “Io sono certo che il sistema Anas, Fs, Rfi, sia sano. Se su decine di migliaia di persone qualcuno ha sbagliato, questo qualcuno ne pagherà le conseguenze“, ha detto il vicepremier intervistato da Bruno Vespa a ‘Cinque Minuti’. “È strano che certe inchieste escano sempre in certi periodi“, ha aggiunto, “Oggi mi sono andato a rileggere quanti italiani sono stati ingiustamente incarcerati negli ultimi anni: 30mila. Parliamo di 30mila vittime di ingiuste carcerazioni, vuole dire mille all’anno. Quindi i processi, e vale per Tommaso (Verdini, ndr), per la Ferragni e per chiunque altro, si celebrano non sui giornali ma nelle aule dei tribunali“. Di questa storia, ha concluso, ne ha parlato con l’amministratore delegato dell’Anas “e mi ha garantito che le procedure sono assolutamente trasparenti, e se qualcuno ha sbagliato, anche di un millimetro, pagherà”.

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