Emanuele Cani spiega a LaPresse la strategia della giunta che ieri ha approvato il disegno di legge sulle aree idonee all'installazione di impianti a fonti rinnovabili
La Sardegna è la prima regione d’Italia a proporre una legge sulle aree idonee, per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili, con circa tre mesi di anticipo rispetto alla scadenza prevista dal governo. L’assessore regionale dell’Industria, Emanuele Cani, spiega a LaPresse la strategia della giunta che ieri ha approvato il disegno di legge che ora passa all’analisi del consiglio: via le centrali a carbone, tutela del paesaggio, regole chiare per l’installazione degli impianti che contribuiranno al raggiungimento della quota di rinnovabili assegnata alla Sardegna dal governo.
Da qui al 2030 la giunta Todde promette di investire circa 700 milioni di euro per le comunità energetiche, gli impianti fotovoltaici, l’accumulo di energia elettrica per autoconsumo, con incentivi anche a fondo perduto. Infine, entro 120 giorni, la giunta dovrà approvare il disegno di legge che istituisce l’Agenzia regionale sarda dell’energia.
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