Per chi imbratta beni culturali sanzioni da un minimo di 10.000 a un massimo di 60.000 euro

Il consiglio dei ministri ha approvato il documento di economia e finanza 2023.  E’ arrivato anche il via libera del Consiglio dei ministri al disegno di legge che prevede sanzioni “in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici”. Le nuove misure prevedono sanzioni da un minimo di 10.000 a un massimo di 60.000 euro. 

Il Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, su proposta della premier Giorgia Meloni, ha deliberato l’avvio della procedura per la nomina di Gabriella Alemanno e Federico Cornelli a componenti della Commissione nazionale per le società e la borsa (Consob).

Migranti, governo dichiara stato di emergenza per 6 mesi

Su proposta del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, il governo ha deliberato lo stato di emergenza su tutto il territorio nazionale a seguito dell’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti attraverso le rotte del Mediterraneo. Lo stato di emergenza, sostenuto da un primo finanziamento di 5 milioni di euro, avrà la durata di sei mesi. “Abbiamo aderito volentieri alla richiesta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ben consapevoli – ha detto Musumeci – della gravità di un fenomeno che registra un aumento del 300 per cento. Sia chiaro, non si risolve il problema, la cui soluzione è legata solo ad un intervento consapevole e responsabile dell’Unione europea”.

“La dichiarazione dello Stato di emergenza consente di assicurare risposte più efficaci e tempestive sul piano della gestione dei migranti e della loro sistemazione sul territorio nazionale”. Così fonti di governo al termine del Consiglio dei ministri che ha deliberato lo stato di emergenza su tutto il territorio nazionale a seguito dell’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti attraverso le rotte del Mediterraneo. “Il numero degli sbarchi – ricordano le stesse fonti – è largamente superiore rispetto al passato e il Governo risponde prontamente dichiarando su tutto il territorio nazionale per un periodo di 6 mesi lo stato di emergenza. Per l’attivazione e l’avvio delle prime misure urgenti sono stati stanziati 5 milioni di euro previsti dal Fondo per le emergenze nazionali”.

“Con lo stato di emergenza si potranno realizzare procedure e azioni più veloci per offrire ai migranti soluzioni di accoglienza in tempi brevi con adeguati standard. Inoltre, saranno coinvolte la Protezione Civile e la Croce Rossa italiana con il loro bagaglio di esperienze e dotazioni”. Così aggiungono fonti di governo al termine del Consiglio dei ministri che ha deliberato lo stato di emergenza su tutto il territorio nazionale a seguito dell’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti attraverso le rotte del Mediterraneo.

Meloni: “Risposte efficaci e tempestive a gestione flussi”

“Abbiamo deciso lo stato di emergenza sull’immigrazione per dare risposte più efficaci e tempestive alla gestione dei flussi”. Lo afferma in una nota il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dopo che oggi in Cdm è stato deliberato lo stato di emergenza su tutto il territorio nazionale a seguito dell’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti attraverso le rotte del Mediterraneo.

Rafforzati Cpr

Con lo stato di emergenza “si potranno aumentare e rafforzare le strutture finalizzate al rimpatrio dei non aventi diritto alla permanenza in Italia (Cpr), potenziando le attività di identificazione ed espulsione. Così fonti di governo al termine del Consiglio dei ministri che ha deliberato lo stato di emergenza su tutto il territorio nazionale a seguito dell’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti attraverso le rotte del Mediterraneo. “Prosegue il lavoro per arrivare a una comune strategia europea sull’immigrazione”, aggiungo le stesse fonti.

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