La premier in collegamento con l'evento 'Europa Viva 24' a Madrid: "Possiamo costruire una Ue differente e migliore dell'attuale"

La premier Giorgia Meloni è intervenuta in collegamento con l’evento ‘Europa Viva 24’ a Madrid in vista delle elezioni Europee dell’8 e 9 giugno.  “Nessun cambiamento in Europa è possibile senza i conservatori europei, è un fatto”, “siamo motore e protagonisti della rinascita del nostro continente” ha detto la presidente del Consiglio. “Dobbiamo lottare fino all’ultimo giorno di campagna elettorale”, ha aggiunto.

“Il nostro continente sta sperimentando una fase di incertezza e di declino”, “noi vogliamo e possiamo costruire una Ue differente e migliore dell’attuale” ha sottolineato la premier. “La sinistra europea, principale causa di questo declino, ci accusa di distruggere l’Europa” e “vuole occultare che sono stati loro con le loro ricette folli gli artefici del fallimento dell’Unione europea, un gigante burocratico che vuole regolare ogni aspetto delle nostre vite, mentre è incapace di darsi una chiara missione geopolitica”, “noi vogliamo e possiamo costruire una Ue differente e migliore dell’attuale”, ha aggiunto. 

“Siamo alla vigilia di elezioni decisive” in Ue, “perché per la prima volta il risultato può porre fine a maggioranze contronatura e controproducenti“, “è ora della mobilitazione” ha ribadito. “La legislatura europea 2019-2024 è stata contrassegnata da priorità e strategie sbagliate. Mentre altre forze politiche hanno sostenuto accordi innaturali con le sinistre, producendo l’imposizione dell’agenda verde e progressista, noi ci siamo sempre battuti, spesso soli, per una Ue diversa. Ma oggi può essere un tempo diverso”, ha aggiunto Meloni.

Meloni: “Ue deve ritrovare orgoglio sua storia e identità”

L’Unione europea che abbiamo in mente deve ritrovare l’orgoglio della sua storia e della sua identità. Continueremo a opporci con forza a tutti i tentativi di negare o cancellare le nostre radici culturali, a partire da quelle cristiane. Perché è un fatto che furono i monasteri i primi mattoni dell’Europa, e dimenticarlo, negarlo, sminuirlo significa negare il senso stesso dell’Europa come civiltà, e non intendiamo consentirlo”. 

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