L'eurodeputata dem fa il punto con LaPresse: dalle case green ai farmaci, dallo scandalo Ue ai migranti

La direttiva europea sulle case è un buono strumento per l’ambiente e il risparmio energetico, ma va attuata con gradualità e incentivi, mentre contro la carenza di farmaci bene gli acquisti comuni in Ue e la nuova sottocommissione Salute al Parlamento europeo, e sul ‘Qatargate’ si lavora per rendere l’Eurocamera impermeabile alle ingerenze straniere. E’ un lavoro a tutto tondo quello dell’eurodeputata del Pd Alessandra Moretti, impegnata nella commissione Ambiente e Salute, ma anche sul tema dei migranti caro all’Italia, su cui avverte: Meloni non insegua i sovranisti alla Orban al prossimo vertice Ue. Sulla direttiva in discussione a Bruxelles che imporrà l’adeguamento delle classi energetiche e il passaggio almeno alla classe F per gli edifici residenziali entro il 2030, “certamente ci deve essere una certa gradualità” nell’obbligo di trasformazione degli edifici, afferma Moretti a LaPresse, e “ci devono essere sicuramente degli investimenti importanti, non a pioggia ma mirati, perché non tutti siamo uguali”.

Servono anche “maggiori finanziamenti rivolti alle fasce più deboli, alle famiglie che hanno più difficoltà e soprattutto ai giovani”, ma occorre “fare anche un grandissimo lavoro sull’accesso al credito, perché a differenza degli altri paesi europei un giovane italiano purtroppo non può accedere a un finanziamento se non è già ricco o se non possiede già una casa in proprietà”.

Sui farmaci l’Ue ha perso la sua autonomia strategica e “deve ritornare a essere indipendente dal punto di vista della produzione farmaceutica”, perché “dobbiamo andare verso un’europea della salute”, rimarca l’europarlamentare veneta.“Per fare questo noi abbiamo proposto una centrale di acquisti comuni, per esempio, quindi stoccaggi comuni, perché la pandemia ci ha insegnato che nessuno si salva da solo, e quindi dobbiamo mettere insieme tutte le risorse proprio per garantire questo diritto fondamentale dei cittadini europei”.

Sul fronte istituzionale, un grosso contributo sarà dato dalla recente istituzione della sottocommissione alla Salute, “per cui la salute non sarà più inglobata nella commissione Ambiente, ma avrà una sua dignità”. Sulla scuola, la proposta del ministro dell’Istruzione Valditara di pagare in modo differenziato i docenti “non la valuto di certo positivamente, credo che anzi gli insegnanti della scuola vadano valorizzati di più, che vadano pagati di più, perché sono tra gli insegnanti europei che guadagnano meno, hanno stipendi troppo bassi.Vanno eventualmente valorizzati coloro che lavorano al di là dell’orario scolastico con incentivi”, sottolinea Moretti, “dobbiamo impedire che ci siano alcune zone d’Italia o alcuni quartieri che siano più fortunati o più ricchi dove le scuole funzionano meglio. Le scuole devono funzionare bene dappertutto perché tutti i bambini e tutti i ragazzi hanno pari dignità e devono avere pari opportunità”.

La parlamentare dem, al suo secondo mandato e lanciata verso un terzo alle elezioni del 2024, fa il punto anche sulla risposta dell’Eurocamera al recente scandalo ‘Qatargate’. “La corruzione ha scosso tutto il Parlamento, sicuramente i socialisti, anche se devo dire che queste eventuali pressioni che ci sono state da parte di chi ha messo in piedi una vera e propria organizzazione criminale non hanno sortito l’effetto che speravano, perché il Parlamento ha reagito a questo tipo di pressioni votando, per esempio, nel caso specifico, in maniera molto dura e molto determinata contro il Qatar e contro le violazioni in quel paese dei diritti di alcune minoranze. In particolare, dobbiamo dire che noi faremo in modo che questo tipo di ingerenze esterne non possano permeare il Parlamento”. Non bisogna, tuttavia, fare l’errore di tagliare fuori le legittime attività parlamentari e dei portatori di interessi come Ong e lobbisti. “Stiamo cercando di costruire un protocollo per rendere il Parlamento più impermeabile di fronte a questi tentativi, senza però demonizzare il lavoro legittimo e trasparente che viene fatto, anche da gruppi che sono portatori di interesse, che lavorano a fianco delle istituzioni per costruire al meglio alcune proposte legislative”, spiega Moretti, che ricorda le missioni sulla rotta balcanica di una delegazione del Partito democratico per “accertarsi della situazione dei respingimenti illegali ai danni dei migranti”.

 

Un tema, quello migratorio, che sarà al centro del prossimo vertice Ue del 9 e 10, in cui l’eurodeputata auspica che “il governo Meloni si distingua e si allontani da quelle che sono state sempre le posizioni di sovranisti alla Orban, che hanno sempre cioè scaricato sull’Italia tutta la responsabilità dell’accoglienza e della redistribuzione”. Una volta approvato, il nuovo Patto per la migrazione potrebbe essere “un passo in avanti importante, dove si tutelano certamente i diritti dei migranti e la loro legittima aspettativa di essere accolti in paesi in cui non ci sono guerre e carestie”, ma “allo stesso tempo vanno garantite al paese che accoglie risorse e adeguate per far sì che questa accoglienza sia veramente la realizzazione piena di quel diritto che è sancito in tutti i trattati internazionali”. 

 

 

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