Federfarma: "Difficoltà approvvigionamento è un problema comune a tutti i Paesi Ue", per gli informatori scientifici ci saranno disagi per tutto il 2023

Un tavolo di lavoro permanente sull’approvigionamento dei farmaci per definire la reale entità del fenomeno e indicare proposte risolutive. Lo ha annunciato il Ministro della Salute Orazio Schillaci, aprendo l’incontro convocato oggi al Ministero, insieme al Sottosegretario Marcello Gemmato, alla presenza di rappresentanti del Ministero della Salute, di Aifa e della filiera farmaceutica produttiva e della distribuzione. Il ministro – precisa la nota – ha posto all’attenzione dell’incontro l’individuazione dei farmaci che registrano una reale carenza, interventi di risposta a breve e medio termine per far fronte tempestivamente ai bisogni dei cittadini e la definizione di attività di comunicazione e sensibilizzazione al fine di evitare allarmismi e conseguenti ingiustificate corse all’acquisto. Il tavolo, istituito con decreto ministeriale, sarà allargato anche ai Nas e ai medici di medicina generale.

Federfarma: “Da Ema presto sistema monitoraggio contro carenze”

“La difficoltà di approvvigionamento di alcuni farmaci è un problema comune a tutti i Paesi Ue seppur in proporzioni diverse. Sono tante le cause, dal lockdown in Cina, alla guerra con le difficoltà di trasporto, la mancanza di materie prime per il confezionamento, i principi attivi. Inoltre, il Covid e l’influenza prevedono la stessa terapia e questo desta preoccupazione da parte dei cittadini che ‘vogliono farsi trovare pronti’: un’ansia terapeutica che spinge a voler riempire l’armadietto di casa”. Lo dice a LaPresse Roberto Tobia, Segretario Nazionale di Federfarma.”Si parla di 3.200 medicinali ‘introvabili’, ma si tratta di farmaci sostituibili. Credo ci sia un allarmismo eccessivo”, ribadisce. “Ad ogni modo, il problema c’è. Per questo l’Ema sta predisponendo un monitoraggio a livello europeo per prevenire situazioni di carenza di medicinali”.

Informatori scientifici: “Disagi in reperimento per tutto 2023”

“C’è una difficoltà nel reperimento di medicinali, soprattutto per quelli su prescrizione e quelli ‘vecchi’, con brevetto scaduto, dove le aziende hanno bassi ricavi. Ma non parlerei di allarme, piuttosto di disagio perché può succedere di dover attendere qualche giorno prima che la farmacia riesca a procurarseli. Nessun rischio per la salute, non stiamo parlando di Farmaci ‘salvavita’”. Lo spiega a LaPresse Antonio Mazzarella, presidente della Federazione delle associazioni italiane degli informatori scientifici del farmaco e del parafarmaco. “La pandemia ha evidenziato tutti i limiti della globalizzazione: molte aziende farmaceutiche, infatti, fanno fatica a reperire le materie prime, laddove eccipienti e principi attivi vengono spesso prodotti in Pakistan, in India o in Cina. Ora, a causa della guerra tra Russia e Ucraina e del Covid che sta infierendo sulla Cina, causano un rallentamento sia nella produzione sia nei trasporti. Un disagio che durerà almeno per tutto il 2023″. 

Farmindustria: “Monitorare carenze ma no allarmismi”

“Il tavolo al ministero è stato un incontro positivo dove abbiamo fatto il punto della situazione con il ministro e tutti gli stakeholder. Direi che ci sono delle situazioni che vanno monitorate ma non bisogna fare allarmismo rispetto a queste carenze”. Così Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, parlando ad un ristretto numero di giornalisti. “Anche perché – aggiunge – nell’elenco generale di Aifa, nelle 3.200 carenze il 50% sono farmaci sostituibili da altri farmaci. Quindi, di fatto è una carenza ‘teorica’”. 

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