Via libera della Commissione Bilancio dopo una nottata di votazioni

Dopo una nottata di votazioni la Commissione Bilancio della Camera ha dato il via libera alla legge di bilancio che ora passa in Aula. Il testo, secondo quanto stabilito da una riunione dei capigruppo di Montecitorio, approderà in Aula giovedì alle 8 con la discussione generale. Pressochè certo il ricorso a un voto di fiducia.

Una volata nel caos con i partiti ancora divisi. Nella giornata di ieri, infatti, al centro delle discussioni c’è stato il tema dello scudo penale (ma non solo), aspramente criticato dal Pd e poi in realtà sparito dalla bozza della manovra, come annunciato dal relatore Pella. In serata sono stati depositati 30 emendamenti dei relatori e i pacchetti delle proposte di modifica di ogni gruppo politico, che hanno avuto una risposta dal Mef.

Se approvato dalla Camera, il testo passerà all’aula del Senato martedì 27 dicembre alle 14. Lo ha annunciato il presidente del Senato, Ignazio La Russa

Az-Iv: “Non parteciperemo più a lavori Commissione”

“Non parteciperemo più ai lavori di commissione, c’è un limite alla decenza. Quando il provvedimento andrà in aula ci saremo”. Così il responsabile Economia di Azione-Iv Luigi Marattin nel corso di una conferenza stampa in Senato. “Dopo 5 giorni e una notte a guardare i casini della maggioranza con se stessa, è inutile”, ha aggiunto il leader di Azione Carlo Calenda.

Berlusconi (FI): “È solo primo passo”

La manovra è “un primo passo”, ma per rilanciare il Paese servono “le riforme strutturali”, sulle quali “Forza Italia si batterà, senza fare sconti e considerandosi ancora l’asse centrale della coalizione”. A dirlo è il leader degli azzurri Silvio Berlusconi. Magari con un rapporto più stretto con Matteo Renzi, del quale Berlusconi dice: “Ho sempre stimato Renzi e ho sempre pensato che giochi in una metà campo che non è la sua. Certamente, se lo volesse, potremmo lavorare in sintonia su diversi temi ma gli italiani hanno scelto alle elezioni da chi vogliono essere governati”. L’ex premier, aggiunge che “della linea politica del mio partito l’unico garante sono io” e auspica che si aggiusti la rotta con “una maggiore condivisione a monte per il futuro” e aspetta magari qualche richiesta di consiglio da Giorgia Meloni: “Lei sa che se le servono miei consigli, sono qui”, dice il leader di Forza Italia.

Berlusconi sottolinea che “il governo di centro-destra ha dovuto affrontare una situazione molto difficile per colpa dello scenario internazionale e degli aumenti dell’energia e delle materie prime. Di conseguenza è rimasto poco per le riforme strutturali che ritengo necessarie”. “Nonostante questo, alcuni risultati concreti li abbiamo ottenuti e in altre materie, come la giustizia, si sta lavorando nella giusta direzione”, prosegue. E aggiunge: “Abbiamo ottenuto alcuni risultati importanti, come il primo aumento delle pensioni minime a 600 euro per gli ultra-settantacinquenni, stiamo lavorando per ottenere la detassazione e la decontribuzione per le assunzioni di giovani da parte delle imprese, che avrebbero la grande convenienza ad assumere con un costo uguale allo stipendio. Oggi, come è noto, il costo dell’azienda per uno stipendio, ad esempio, di 1.500 euro è di 3.300 euro, più del doppio. Si tratta di proposte di FI che nel corso della legislatura dovranno trovare piena attuazione. Importante è anche aver ottenuto la proroga al 31 dicembre del termine per la presentazione delle Cilas per il Superbonus al 110%”. 

Foti (FdI): “Maggioranza compatta”

“La commissione bilancio ha svolto un ottimo lavoro. La maggioranza è stata compatta e, devo dire, l’opposizione non ha svolto ostruzionismo. Direi che rispetto alle precedenti edizioni, la legge di bilancio è andata molto bene. La realtà dei fatti, diversa dai comunicati che si fanno per incitare i propri fan, è che il testo sarà sottoposto giovedì alla Camera, con i tempi che più o meno erano stati preventivati. È stato un confronto sereno, con emendamenti migliorativi che sicuramente vanno nell’interesse degli italiani. Sulla notte prima degli esami si può dire tutto il contrario di tutto, ma direi che sono andati bene”. Così Tommaso Foti, Capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. 

Misiani (Pd): “Misure inique”

“Le tante norme di condono, che oltretutto generano minori entrate per oltre un miliardo di euro nel 2023. L’estensione della flat tax da 65mila a 85mila euro di ricavi che avvantagerebbe una piccola minoranza di contribuenti allargando ulteriormente il divario di tassazione tra autonomi ne dipendenti. Il taglio del cuneo fiscale solo per un anno”. Sono le parole del Responsabile Economia del Pd, Antonio Misiani, con cui commenta le misure previste dalla Legge di Bilancio definita “iniqua”. “Si può fare di più anche sugli extraprofitti – aggiunge Misiani – da cui il Governo conta di ricavare solo 2 miliardi e mezzo di euro”.

“La riduzione al 5% dell’IVA sul #teleriscaldamento, fortemente sostenuta dal Pd, è una decisione molto positiva, che pone rimedio almeno per il primo trimestre 2023 ad un’ingiustizia che penalizzava centinaia di migliaia di famiglie in tutta Italia” scrive su Twitter Misiani.

Franceschini (Pd): “60 mln a lavoratori spettacolo”

“Approvato in Commissione alla Camera l’emendamento Orfini con cui il #Pd integra con 60 milioni il fondo per la nuova Indennità di discontinuità da noi voluta per i lavoratori dello spettacolo. Un primo passo per contrastare i tagli del governo alla #cultura”. Lo scrive su Twitter il senatore Pd Dario Franceschini, ex ministro della Cultura.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata