In 103mila alle urne per scegliere i consiglieri, che dovranno poi indicare il presidente
Nuovo mini test elettorale con il voto alle regionali in Valle d'Aosta. Nella più piccola regione d'Italia, a statuto speciale, dove i seggi sono rimasti aperti fino alle 22 di domenica, l'affluenza alle urne è stata del 65,12%, ovvero 67.146 persone su 103.117 elettori. Un calo dell'8% circa rispetto al 2013, quando sempre alle consultazioni regionali, aveva votato il 73,03% degli aventi diritto al voto. Il dato della affluenza alle politiche dello scorso marzo era stato del 72,28%. Domani lo spoglio che diisegnerà la nuova composizione del Consiglio regionale.
I valdostani sono stati chiamati al voto per eleggere 35 consiglieri regionali che, a loro volta, eleggeranno il presidente. Alle 19 aveva votato poco più del 52% degli aventi diritto, con un 72,28% di affluenza, dato anch'esso in calo rispetto alle ultime politiche e alle regionali del 2013. In tutto 10 le liste presenti sulla scheda elettorale: Area Civica – Stella Alpina – Pour Notre Vallee, Centrodestra Valle d'Aosta dove sono presenti i candidati di Forza Italia e Fratelli d'Italia, Partito Democratico, Impegno Civico, Union Valdotaine Progressiste, Alpe, Lega Salvini Vallee d'Aoste, Union Valdotaine, Mouv', Movimento 5 Stelle.
Il voto regionale in Vallée si profila come test importante sulla tenuta dei partiti autonomisti rispetto a una crescita di Lega e M5s, attestati alle ultime consultazioni politiche al 17, 4% e al 24,1%. Che il voto della Val d'Aosta sia una cartina al tornasole per la politica nazionale lo ha dimostrato anche la presenza dei principali big politici accorsi nella regione valdostana per la chiusura della campagna elettorale. Si sono mobilitati per i comizi da Matteo Salvini a Maurizio Martina, da Silvio Berlusconi a Luigi Di Maio.
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