La prestazione migliore di Haley è stata nel Vermont, dove ha sconfitto di misura Trump

Joe Biden e Donald Trump hanno dominato da costa a costa le primarie del Super Tuesday, cementando la prospettiva del rematch di novembre e aumentando, sul fronte repubblicano, le pressioni sull’ultima grande rivale del tycoon, Nikki Haley, affinché abbandoni la corsa per la nomination.

Il presidente e il suo predecessore hanno vinto in Texas, Alabama, California, Colorado, Maine, Oklahoma, Virginia, North Carolina, Tennessee, Arkansas, Minnesota e Massachusetts. Biden ha vinto anche le primarie democratiche in Utah, Vermont e Iowa.

La prestazione migliore di Haley è stata nel Vermont, dove ha sconfitto di misura Trump. Ma l’ex presidente ha conquistato altri Stati che potenzialmente risultavano favorevoli a Haley, come Virginia e Maine, che hanno ampie fasce di elettori moderati, come quelli che l’hanno sostenuta nelle primarie precedenti.Tuttavia, sia Biden che Trump dovranno attendere ancora prima di sigillare le rispettive nomination. Secondo il calcolo dei delegati, Trump dovrà attendere almeno fino al 12 marzo, mentre per Biden la data fatidica potrebbe esser il 19 marzo. Ma il giorno più importante delle primarie ha reso la loro rivincita quasi una certezza. Sia l’81enne Biden che il 77enne Trump continuano a dominare i loro partiti, nonostante i dubbi sulla loro età e la scarsa popolarità nell’elettorato generale.

 

L’unica sconfitta di martedì per Biden è stata il caucus democratico nelle Samoa Americane, un piccolo territorio degli Stati Uniti nell’Oceano Pacifico meridionale, dove il presidente è stato battuto dallo sconosciuto Jason Palmer, 51 voti contro 40.

Sebbene gran parte dell’attenzione sia stata rivolta alla corsa presidenziale, nel Super Martedì ci sono state anche altre importanti contese elettorali. In North Carolina, nelle primarie per la carica di governatore, hanno prevalso il vice governatore repubblicano Mark Robinson e il procuratore generale democratico Josh Stein, che a novembre si affronteranno in uno Stato decisivo per la corsa presidenziale. In California, gli elettori sono stati chiamati a scegliere i pretendenti al seggio senatoriale detenuto per anni dalla Dem Dianne Feinstein, scomparsa lo scorso anno. Mentre a Los Angeles era in ballo la poltrona di procuratore generale.

Nonostante il dominio di Biden e Trump nei rispettivi partiti, i sondaggi indicano chiaramente che in generale l’elettorato Usa non vuole nel 2024 una ripetizione della sfida del 2020. Una nuova rilevazione di Ap-Norc Center indica che la maggioranza degli americani non pensa che né Biden né Trump abbiano le capacità mentali per tornare alla Casa Bianca.

“E’ stata una notte fantastica”. Così Donald Trump, parlando dal suo resort di Mar-a-Lago, in Florida, ha commentato le vittorie nelle primarie del Super Tuesday. Il tycoon ha poi fatto ricorso al suo consueto repertorio retorico, sostenendo che con lui alla Casa Bianca non ci sarebbero state l’invasione russa dell’Ucraina e gli attacchi di Hamas a Israele. “Biden è il peggiore presidente della Storia”, ha detto l’ex presidente, sostenendo che a causa del suo rivale, tra l’altro, “l’inflazione sta distruggendo la classe media” e il Paese è preda dell’immigrazione illegale di massa.Il prossimo 5 novembre, ha detto il tycoon in riferimento alla data delle prossime elezioni e alla rivincita con Joe Biden, sarà il “giorno più importante della nostra Storia”. “Tre anni fa eravamo il Paese più rispettato”, ha detto l’ex presidente parlando a Mar-a-Lago, “e ora siamo una barzelletta”, ha sostenuto.”Quattro anni fa, mi candidai a causa della minaccia esistenziale che Donald Trump rappresentava per l’America in cui crediamo”, ha replicato Biden in una dichiarazione. Trump “è mosso dal risentimento e dalla menzogna, concentrato sulla propria vendetta e sulle punizioni, non sul popolo americano”, ha detto il presidente. 

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