La scelta del governatore repubblicano Mark Gordon, il divieto in vigore da luglio

Il governatore del Wyoming, Mark Gordon, ha firmato una legge che proibisce le pillole abortive nello Stato. Il divieto entrerà in vigore a luglio, ma è possibile che vi siano future azioni legali che potrebbero rinviare la scadenza.

Le pillole sono già vietate in 13 Stati statunitensi, con divieti generalizzati su tutte le forme di aborto. Sono 15 gli Stati che prevedono invece limitazioni all’accesso. La decisione del governatore repubblicano del Wyoming arriva dopo che la questione dell’accesso alle pillole abortive è stata al centro della scena questa settimana in un tribunale del Texas. Un giudice federale ha sollevato dubbi sul tentativo di un gruppo cristiano di annullare l’approvazione decennale da parte degli Stati Uniti di un importante farmaco abortivo, il mifepristone.

L’aborto farmacologico è diventato il metodo preferito per interrompere la gravidanza negli Stati Uniti anche prima che la Corte Suprema annullasse la sentenza Roe v. Wade, che ha protetto il diritto all’aborto nel paese per quasi cinque decenni. Dopo l’annullamento della sentenza, lo scorso giugno, le restrizioni all’aborto sono state affidate ai singoli Stati e il panorama è cambiato rapidamente. Tredici Stati stanno applicando già ora divieti di aborto in qualsiasi momento della gravidanza, con la Georgia che lo vieta una volta rilevata l’attività cardiaca, ovvero a circa sei settimane di gestazione.

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