Mentre la carovana diretta nel Paese si trova in Messico, il tycoon cavalca il tema: "Può essere considerata un'invasione"

 intensifica retorica e iniziative sull'immigrazione in vista delle elezioni di Midterm del 6 novembre. Mentre la prima delle carovane di migranti  centroamericani diretta negli Stati Uniti si trova ancora in Messico, a diverse settimane di marcia, in un'intervista alla Abc il tycoon ha detto che "può essere considerata un'invasione". E prepara una stretta sul diritto di asilo, per negarlo in modo automatico ai migranti che proveranno a entrare illegalmente negli Usa: se la misura si applicherà solo a chi arriverà con la carovana o a tutti i migranti in generale non è ancora chiaro.

La clausola sull'asilo dell'Immigration and Nationality Act prevede che chiunque arrivi negli Usa può presentare richiesta di asilo e ogni modifica verrebbe certamente impugnata in tribunale. Trump martella da giorni sull'immigrazione. Per far fronte a quella che definisce "l'invasione" dei migranti partiti lo scorso 13 ottobre in carovana dall'Honduras e diretti in Usa, ha annunciato che potrebbe mandare fino a 15mila soldati alla frontiera con il Messico, cioè l'equivalente del numero di militari dispiegati in Afghanistan. E martedì ha assicurato che porrà fine per decreto allo 'ius soli' per negare la cittadinanza ai bambini che nascono in territorio americano da genitori migranti irregolari, nonostante sia un diritto costituzionale e quindi sia giuridicamente difficile eliminarlo.

"Ci sono delle persone spaventose in queste carovane, non sono degli angeli", ha detto in comizio a Fort Myers, in Florida, dove a sfidarsi per il posto di governatore il 6 novembre saranno il trumpiano Ron DeSantis e il democratico Andrew Gillum, che in caso di elezione diventerebbe il primo governatore nero della Florida. Per appoggiare lui venerdì arriverà a Miami Barack Obama.

Tornando sulle carovane, alla Abc il magnate ha detto: "Dobbiamo avere un muro di persone che li fermi". Assicura che la situazione è ben più grave di quanto venga descritto dai media: "Le carovane sono molto più ampie di quanto riportato. E sono composte per la maggior parte da giovani uomini che mettono in prima linea donne e bambini"; secondo la sua versione, a uso delle telecamere. In questi ultimi giorni prima del voto Trump giocherà tutte le carte e prevede dunque una maratona: otto Stati in meno di una settimana: Florida, Ohio, Georgia, Indiana, Missouri, Montana, Tennessee e Virginia occidentale. Se hanno delle speranze limitate per il Senato, i democratici ambiscono invece a riprendere il controllo della Camera dei rappresentanti. 

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