Il ricorso presentato dagli avvocati della 39enne è stato accolto dal tribunale di seconda istanza ungherese

Ilaria Salis potrà lasciare il carcere e andare ai domiciliari: il ricorso presentato dagli avvocati della 39enne è stato accolto dal tribunale di seconda istanza ungherese. Nell’udienza precedente del 28 marzo scorso, infatti, il giudice aveva respinto l’ipotesi degli arresti domiciliari. La detenuta italiana abbandonerà la cella nei prossimi giorni, dopo il pagamento della cauzione, e avrà il braccialetto elettronico

E’ detenuta a Budapest da oltre un anno, con l’accusa di aver aggredito due militanti neonazisti. E’ stata inoltre candidata alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno con Alleanza Verdi e Sinistra. 

Roberto Salis: “Da governo nessun aiuto”

Contento il padre Roberto Salis che però ha criticato la gestione della situazione da parte del governo Meloni. “Noi non abbiamo visto nessuna attività concreta da parte del ministro degli Esteri o del ministro di Giustizia per Ilaria”, ha detto a ‘Metropolis’. “Io non ho su questo caso dei sassolini nelle scarpe io ho della ghiaia grossa, ho i piedi insanguinati. Finora tutte queste cose sono nei miei cassetti. Noi cittadini italiani siamo completamente stufi di dover implorare alle istituzioni di agire. Le istituzioni sono al servizio dei cittadini”, ha spiegato Salis dopo un botta e risposta con Mauro Mazza, giornalista e commissario straordinario dell’Italia per la Fiera del Libro di Francoforte del 2024 che chiedeva se il padre della 39enne dovesse ringraziare l’esecutivo per i domiciliari della figlia. “Siete senza vergogna”. 

Roberto Salis: “Spero i domiciliari siano questione di poche ore”

“La cauzione corrisponde a 16 milioni di fiorini ungheresi, poco più di 40mila euro. Ilaria ha cercato di stimolare raccolta fondi che ha dato buoni frutti, useremo quelli per il pagamento delle spese legali, e se non dovessero bastare interverrà la famiglia”, ha detto ancora Roberto Salis a Otto e mezzo su La7. “Al momento siamo in attesa di capire i dettagli, non ho ancora l’iban sul quale effettuare il bonifico. Ci è stato detto che dal momento che arriva il pagamento i domiciliari diventano effettivi, spero quindi che sia una questione di poche ore. Per i domiciliari in Italia abbiamo trovato un domicilio altrimenti non sarebbe stato possibile fare la richiesta. Abbiamo già chiesto parecchie volte l’applicazione della decisione quadro 2009/829 dell’Unione europea ma credo che sarà più veloce la procedura relativa all’immunità conseguente all’eventuale elezione”.

Roberto Salis: “Bene domiciliari, aspettiamo di poterla abbracciare”

“È sicuramente una evoluzione positiva rispetto a quello che abbiamo visto finora. Abbiamo avuto un passaggio in questa direzione. Ora dobbiamo aspettare che Ilaria esca, fare tutta una serie di passaggi operativi per averla fuori dal carcere e poterla riabbracciare“, ha detto il padre di Ilaria Salis, Roberto intervenendo a ‘Metropolis’. “Io credo che siano servite tre cose. L’azione dei giornalisti che hanno attirato attenzione sul caso. È servita una mobilitazione popolare e l’ultimo elemento fondamentale è stata la mobilitazione politica contro un processo che necessita di una risposta politica per essere risolto”.

Roberto Salis: “Ottimista su candidatura Ilaria, buone speranze”

Il padre ha poi parlato della candidatura della figlia alle elezioni europee con Alleanza Verdi e Sinistra. “Girando per la campagna elettorale ho riscontri eccellenti, i sondaggi ci danno buone speranze, sono ottimista“, ha affermato Roberto Salis a ‘Otto e mezzo’ su La7.

Roberto Salis: “Ilaria ai domiciliari dopo candidatura Avs”

“Mi risulta poco. Abbiamo seguito le indicazioni del governo, in particolare del ministro Nordio per richiedere i domiciliari in Ungheria il 28 marzo. Sono stati rifiutati con sdegno, il giudice ungherese aveva già preparato il dispositivo e lo ha letto immediatamente dopo che il difensore di Ilaria ha presentato le motivazioni che sostenevano i domiciliari. Quello che è successo dal 28 marzo a oggi è che Ilaria è stata candidata da Avs alle elezioni europee. Dopodiché, guarda caso, sono arrivati i domiciliari“, ha aggiunto Roberto Salis. 

Tajani: “Abbiamo lavorato intensamente senza fare propaganda”

Bene, era quello che volevamo, adesso potrà votare tranquillamente. Speriamo che possa essere assolta, io sono garantista, speriamo possa ritornare il prima possibile in Italia”, ha affermato il vicepremier Antonio Tajani parlando con i cronisti in Transatlantico alla Camera. “Se è merito anche del governo? È merito di tutti, di un’azione sinergica. Certamente il governo e la nostra ambasciata hanno lavorato intensamente, in silenzio, senza fare propaganda, senza rulli di tamburi, come abbiamo sempre fatto. Come stiamo facendo con Falcinelli, come stiamo facendo con tutti”. 

Bonelli: “Domiciliari bella notizia, giusta scelta candidatura”

“È una bella notizia. Lo si deve alla caparbietà e alla determinazione del papà di Ilaria che ha voluto fortemente denunciare questa situazione. Se non ci fossero state le sue urla tutto questo non sarebbe accaduto. Urlare ha fatto bene, non restare in silenzio ha fatto bene. La scelta della candidatura è stata giusta, è una battaglia per democrazia. Dovevo andarla a trovare lunedì in carcere, la andrò a trovare a casa a Budapest e sono molto contento di questo. Il prossimo passaggio sarà portarla dalla sua casa di Budapest alla sua casa di Bruxelles”, ha detto a LaPresse Angelo Bonelli, coportavoce di Alleanza Verdi e Sinistra. 

Nordio: “Soddisfazione per concessione domiciliari”

 “Esprimo soddisfazione per la notizia della concessione degli arresti domiciliari a Ilaria Salis”, ha dichiarato il ministro della Giustizia Carlo Nordio durante il question time alla Camera.

M5s: “Felici per fine incubo, ora governo la riporti in Italia”

Entusiasmo anche da parte dei Cinque Stelle. “Siamo felici che Ilaria Salis possa finalmente lasciare il carcere e per i domiciliari. È la fine di un incubo durato fin troppo. Ora ci aspettiamo che il governo italiano si muova per consentire alla nostra concittadina di scontare la pena in Italia”, hanno detto i parlamentari grillini delle Commissioni Esteri di Camera e Senato.

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