Lo scrive il portavoce del governo di Budapest, Zoltan Kovacs: "Le strutture penitenziarie sono obbligate a facilitare questa possibilità"

Nessuna negazione del diritto di voto nei confronti di Ilaria Salis. Lo dicono le autorità ungheresi dopo le affermazioni del padre dell’attivista italiana detenuta a Budapest da più di un anno e candidata alle elezioni europee per Alleanza Verdi Sinistra: Roberto Salis, come hanno riportato alcuni esponenti politici questa mattina, aveva affermato che in carcere avrebbero detto a Ilaria che non sarebbe stato possibile farla votare a causa di non meglio precisate carenze legislative. “Il quartier generale del servizio penitenziario ungherese (HPSHQ) ha respinto categoricamente le recenti accuse mosse da Roberto Salis secondo cui a sua figlia, Ilaria Salis, una cittadina italiana attualmente detenuta con l’accusa di aggressione organizzata contro più individui, sarebbe stato negato il diritto di voto nelle prossime Elezioni del Parlamento europeo. Queste affermazioni, affermano, non solo sono infondate ma travisano i fatti“, ha scritto nel blog ‘About Hungary’ il portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs. “L’affermazione secondo cui l’istituto penitenziario metropolitano impedirebbe a Ilaria Salis di votare per le elezioni del Parlamento europeo è semplicemente falsa“, afferma l’HPSHQ. L’istituzione sottolinea che la legge impone che ai detenuti venga concessa l’opportunità di votare e che le strutture correzionali sono obbligate a facilitare questo diritto democratico fondamentale. Il processo prevede la richiesta ai detenuti qualificati se desiderano votare, seguita dalla presentazione delle loro intenzioni all’ufficio elettorale, che poi conferma la loro idoneità sulla base degli standard legali esistenti. Ciò garantisce che a tutti i detenuti, compresa Ilaria Salis, venga garantito il diritto di voto nel rigoroso rispetto della legge”.

“Garantiamo i diritti a tutti i detenuti”

“Il servizio penitenziario ungherese – scrive il portavoce di Orban – è impegnato a garantire che tutti i detenuti possano esercitare i propri diritti previsti dalla legge ungherese e internazionale, sfatando ogni mito contrario. Il messaggio chiaro proveniente dall’HPSHQ è che a tutti i detenuti aventi diritto, inclusa la signora Salis, viene garantito il sostegno necessario per partecipare al voto, contrastando completamente qualsiasi nozione di diritti negati. La prego, signor Salis, di astenersi in futuro dal diffondere notizie false volte a diffamare le carceri ungheresi e i professionisti che lavorano all’interno del sistema penitenziario”. 

 

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