Lo hanno fatto sapere Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli "in accordo con il padre Roberto"

Ilaria Salis sarà candidata alle elezioni europee con Alleanza Verdi e Sinistra. L’annuncio è arrivato dai due leader Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli.

“Alleanza Verdi e Sinistra in accordo con Roberto Salis ha deciso di candidare sua figlia Ilaria, detenuta in Ungheria, in condizioni che violano gravemente i diritti delle persone, nelle proprie liste alle prossime elezioni europee”, hanno fatto sapere. 

La maestra 39enne attualmente è detenuta in carcere a Budapest con l’accusa di aver aggredito un gruppo di neonazisti durante una manifestazione nella Capitale ungherese. La donna si trova in cella da ormai oltre un anno. 

Fratoianni: “Probabile Salis come capolista nel Nordovest”

“Probabilmente candideremo Ilaria Salis come capolista nel Nord Ovest, poiché è il suo collegio naturale. Questa è l’idea a cui stiamo lavorando. È una decisione che prenderemo collettivamente nella composizione delle liste nei prossimi giorni, ma è molto probabile”. Lo dice il segretario di Sinistra Italiana e leader di Alleanza Verdi e Sinistra, Nicola Fratoianni, a Radio Popolare. 

Legale Salis: “Se eletta dovrebbe essere scarcerata e il processo sospeso”

Se Ilaria Salis fosse eletta al Parlamento europeo “dovrebbe essere immediatamente scarcerata e sospeso il processo in Ungheria per tutta la durata del mandato”. Lo afferma sentito da LaPresse il legale italiano della 39enne detenuta a Budapest da febbraio 2023, l’ avvocato Eugenio Losco. In particolare il riferimento normativo è al ‘Protocollo 7’ sui ‘Privilegi e le immunità dell’Unione Europea’. L’articolo 9 prevede che i membri dell’Europarlamento “beneficiano, sul territorio nazionale, delle immunità riconosciute ai membri del Parlamento del loro Stato” e “non possono, sul territorio di ogni altro Stato membro, essere detenuti né essere oggetto di procedimenti giudiziari”. Secondo il collegio difensivo di Salis la norma è retroattiva e valida anche per i fatti avvenuti prima dell’elezione. Non varrebbe solo in caso di arresto in flagranza di reato o sentenza definitiva come prevede anche la Costituzione italiana per deputati e senatori. 

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