L'aggressione al premier slovacco è solo l'ultima di una lunga serie

L’attentato al primo ministro slovacco Robert Fico, ferito in una sparatoria e portato in ospedale in gravi condizioni, è solo l’ultimo in ordine di tempo di una serie di attacchi, a volte mortali, nei confronti di capi di Stato e di governo, leader di partito, re e imperatori. L’aggressione al premier 59enne, che per dinamica ricorda quello che portò alla morte di Robert Kennedy o, più recentemente, a quello contro l’ex premier giapponese Shinzo Abe, alimenta i timori per la campagna elettorale in vista delle elezioni europee, che ha già fatto registrare aggressioni e momenti di tensione. Come in Germania, dove ci sono stati diversi attacchi contro esponenti della sinistra, come l’eurodeputato dell’Spd Matthias Ecke o l’ex sindaca di Berlino Franziska Giffey.

John Fitzgerald Kennedy

Emblematica è l’uccisione di John Fitzgerald Kennedy il 22 novembre 1963. Il 35esimo presidente degli Stati Uniti, il cui mandato era iniziato solo due anni prima, è stato colpito mortalmente dall’ex marine con simpatie marxiste Lee Harvey Oswald, che sparò con un fucile mentre Kennedy si trovava con la moglie Jacqueline, il governatore John Connally e la consorte di quest’ultimo Nellie a bordo della limousine presidenziale a Dallas, in Texas.

Robert ‘Bob’ Kennedy

Nella notte tra il 5 e il 6 giugno 1968, Robert ‘Bob’ Kennedy, fratello di John Fitzgerald Kennedy, candidato alle elezioni presidenziali per i Democratci, viene colpito a morte da colpi di pistola esplosi contro di lui mentre si era fermato a incontrare alcuni sostenitori per festeggiare la vittoria nelle primarie in California. L’assassino, Sirhan B. Sihran, cittadino giordano, affermò di aver agito contro il sostegno di Kennedy a Israele nella Guerra dei 6 giorni.

Ronald Regan

Altri colpi di pistola, ma non mortali, sono quelli esplosi contro l’ex presidente degli Stati Uniti Ronald Regan, mentre si trovava a Washinton per un evento il 30 marzo del 1981. A sparare contro Regan uno squilibrato che era innamorato dell’attrice Jodie Foster e voleva attirare la sua attenzione.

Yitzhak Rabin

L’uccisione di Yitzhak Rabin, primo ministro israeliano e Premio Nobel per la pace nel 1994, ha colpito la comunità internazionale e resta tra le immagini drammatiche dei primi anni ’90. La sera del 4 novembre 1995, al termine di una manifestazione a Tel Aviv, Rabin viene assassinato da Yigal Amir, colono ebreo estremista.

Anwar Al-Sadat

Vittima di un attentato è anche un altro Premio Nobel per la pace, il presidente egiziano Anwar al-Sadat. Il 6 ottobre del 1981, al-Sadat viene assassinato da Khalid al-Islambuli, membro di un’organizzazione terroristica egiziana che accusava il presidente della pace con Israele.

Indira Ghandi

Indira Ghandi è stata la prima donna a ricoprire la carica di premier dell’India. Il 31 ottobre del 1984 è stata uccisa dalle sue due guardie del corpo in risposta alla repressione del movimento rivoluzionario sikh. L’assassinio di Indira Ghandi provocò gravissimi disordini in tutto il paese e furono molti i sikh a perdere la vita.

Olof Palme

Il 28 febbraio del 1986 l’omicidio del primo ministro Olof Palme sconvolge la Svezia. Palme muore pochi giorni dopo, l’1 marzo, in seguito alle ferite riportate dopo che un uomo, Christer Pettersson, gli spara due colpi di pistola alla schiena mentre il primo ministro rientrava a casa in compagnia della moglie Lisbeth in centro a Stoccolma.

Jo Cox

Il 16 giugno 2016 Jo Cox, deputata laburista britannica e convinta europeista, prima di un incontro elettorale viene avvicinata da un uomo che le spara tre colpi di pistola, per poi pugnalarla più volte, senza lasciarle scampo. L’uomo, Thomas Mair, considerato vicino al movimento neonazista, disse di aver agito contro i “traditori” e per una “Gran Bretagna libera”.

Jovenel Moise

Risale al 7 luglio del 2021 l’uccisione di Jovenel Moise. Il presidente di Haiti è caduto sotto i colpi di un commando che fece irruzione nella residenza presidenziale a Petion-Ville.

Shinzo Abe

L’ex premier del Giappone ha perso la vita l’8 luglio 2022 in seguito alle ferite riportate dopo essere stato colpito da un’arma da fuoco rudimentale fatta in casa dal 41enne Tetsuya Yamagami. Arrestato sul luogo dell’attentato, Yamagami ha dichiarato alla polizia di aver ucciso Abe perché “insoddisfatto” e “risentito” dalle politiche dell’ex premier.

Cristina Kirchner

Il 1° settembre 2022, un uomo tra la folla radunata sotto la casa della vicepresidente argentina Christina Kirchner le ha puntato contro una pistola premendo il grilletto, ma l’arma si è inceppata. Gli addetti alla sicurezza sono intervenuti immediatamente arrestando l’attentatore, Fernando Andre Sabag Montiel, 35enne brasiliano residente in Argentina con precedenti penali.

Fernando Villaviciencio

Il 10 agosto del 2023 il candidato alla presidenza dell’Ecuador, il 59enne attivista e giornalista Fernando Villaviciencio, è stato ucciso a colpi di pistola da uno sconosciuto, mentre concludeva un comizio della campagna elettorale nella capitale Quito. Altre nove persone sono rimaste ferite nell’attacco. L’attentatore è stato arrestato, ma è poi morto in seguito alle ferite riportate.

Alejo Vidal Cuadra

Il 9 novembre 2023 ha rischiato di perdere la vita Alejo Vidal Cuadra, membro fondatore di Vox ed ex presidente del Partito popolare della Catalogna. Un uomo gli ha sparato al volto, ferendolo alla mascella. Il presunto aggressore, apparentemente uno spagnolo convertito all’Islam, è stato poi arrestato il 24 novembre 2023.

Lee Jay-Myung

Il 2 gennaio 2024 il leader del Partito democratico coreano, Lee Jay-Myung, è stato accoltellato al collo mentre era impegnato in una conferenza stampa dopo aver visitato un cantiere di un aeroporto a Busan. L’aggressore, che si è scagliato contro Lee dopo avergli chiesto un autografo, è stato arrestato sul posto, mentre il politico coreano è stato sottoposto a una delicata operazione chirurgica.

Robert Fico

Il 15 maggio 2024 il primo ministro slovacco, Robert Fico, è stato ferito gravemente in una sparatoria e portato in ospedale per essere operato d’urgenza. L’incidente è avvenuto nella città di Handlova, a circa 150 chilometri a nord-est dalla capitale Bratislava. A sparare, secondo le prime informazioni, è stato uno scrittore e simpatizzante di sinistra 71enne di Levice.

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