L'Alleanza: "Minaccia di Putin è tentativo di intimidazione più che un vero piano". Il Cremlino: "Parole Austin irresponsabili"

 “Se l’Ucraina cade, credo davvero che la Nato sarà in lotta con la Russia“. Lo ha detto il capo del Pentagono, Lloyd Austin, davanti alla Commissione Difesa della Camera dei rappresentanti Usa, secondo quanto riferisce ‘Ukrainska Pravda’. “Sappiamo che se Putin avrà successo” in Ucraina, “non si fermerà. Continuerà a intraprendere azioni più aggressive nella regione. E altri leader in tutto il mondo, altri autocrati in tutto il mondo guarderanno a questo e saranno incoraggiati dal fatto che ciò è accaduto e che non siamo riusciti a sostenere una democrazia”, ha aggiunto. “Se sei uno Stato baltico, sei davvero preoccupato se sarai il prossimo. Conoscono Putin. Sanno di cosa è capace”, ha sottolineato Austin. 

L’esercito di Mosca intanto ha effettuato un lancio di prova del missile balistico intercontinentale Yars in un campo di addestramento in Kamchatka. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo, citato dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti, aggiungendo che il testo si è concluso con successo. 

Nato: “Minaccia Putin è tentativo intimidazione più che un vero piano”

La minaccia di un rischio di una guerra nucleare ventilata da Vladimir Putin è “un tentativo di intimidazione psicologica piuttosto che un vero piano“. E’ quanto ha affermato in un’intervista a El Paìs il vice segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Mircea Geoana. “È un discorso che rientra nella logica dell’intimidazione psicologica piuttosto che in quella delle reali intenzioni. Non vediamo alcuna minaccia imminente che la Russia usi queste armi. Ma queste dichiarazioni sono di per sé molto pericolose, perché erodono la fiducia”, ha affermato Geoana, spiegando che la Russia “conosce le conseguenze di un simile passo”. “È il suo modo magniloquente di scagliarsi contro l’Occidente, come quando descrive la guerra che ha iniziato in Ucraina come una guerra di civiltà o quando afferma che l’Occidente sta cercando di distruggere la Russia, il che è totalmente assurdo”, ha aggiunto. 

Il vicesegretario della Nato ha affermato che si sono viste “minacce nucleari da parte dei leader russi almeno dall’inizio della guerra, due anni fa”. “È altamente irresponsabile per una superpotenza nucleare come la Russia, che ha l’obbligo di esercitare la moderazione”, ha commentato Geoana sottolineando che questo tipo di dichiarazioni fanno parte “dell’arsenale di intimidazione e pressione psicologica” di Mosca. Rispetto all’ipotesi ventilata dal presidente francese Emmanuel Macron di un invio di truppe della Nato sul suolo ucraino, Geoana ha risposto che la Nato “rispetta pienamente il diritto degli alleati di portare nuove idee al tavolo. Ma noi della Nato non abbiamo alcuna intenzione o progetto di dispiegare truppe in Ucraina“. 

Lavrov su parole Macron: “Soldati occidentali sono già lì”

Non si è fatta attendere la replica di Sergei Lavrov. “La volontà di inviare truppe” in Ucraina “è stata registrata ufficialmente” ma “ufficiosamente sono già lì”, ha detto il ministro degli Esteri di Mosca in risposta al possibile invio di truppe occidentali in Ucraina, ipotizzato dal presidente francese Emmanuel Macron. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass. “Senza questi istruttori, le cosiddette armi a lungo raggio dell’Ucraina non potrebbero essere utilizzate contro le città russe, lo capiamo tutti molto bene. Ci sono molte prove di questo e ne stanno emergendo di nuove”, ha proseguito Lavrov.

Cremlino: “Irresponsabili parole Austin su scontro Russia-Nato”

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha definito “irresponsabili” le dichiarazioni del segretario americano alla Difesa, Lloyd Austin, sulla possibilità di una guerra tra Nato e Russia se l’Ucraina dovesse uscire sconfitta dal conflitto in corso. Lo riporta la Tass. “Questa è un’altra dichiarazione estremamente irresponsabile che abbiamo sentito negli ultimi giorni – ha commentato Peskov – Stiamo ascoltando dichiarazioni estremamente irresponsabili che provengono da diverse capitali europee, e ora anche da oltreoceano. Queste dichiarazioni portano ad un’ulteriore escalation della tensione”.

Nella notte abbattuti quattro droni lanciati dai russi 

Le forze ucraine affermano di aver abbattuto durante la notte tutti e quattro i droni lanciati dalle forze russe. Lo riporta Sky News, citando l’aeronautica militare ucraina. La scorsa notte le forze russe hanno lanciato cinque missili guidati antiaerei e quattro droni Shahed di fabbricazione iraniana. Tutti i velivoli aerei senza pilota sono stati abbattuti mentre sulla sorte dei missili Kiev non ha fornito informazioni. 

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