La risposta della Russia: "Così la guerra sarebbe inevitabile". Contrarie all'invio anche Germania, Italia e Spagna

Emmanuel Macron non esclude l’invio in futuro di truppe occidentali in Ucraina. Il presidente francese ha parlato lunedì sera davanti ai microfoni dopo la conferenza a sostegno di Kiev organizzata all’Eliseo con diversi leader europei. Immediato l’altolà da parte del segretario generale della Nato Stoltenberg e anche da parte del cancelliere tedesco Scholz. Il ministro francese degli Esteri ha però rassicurato: “L’invio di truppe non significa belligeranza“.

P.Chigi: “Supporto non contempla presenza su territorio di truppe Ue o Nato”

“La Conferenza organizzata ieri a Parigi dal Presidente Macron ha costituito l’occasione per riaffermare, con la partecipazione del Vice Ministro Cirielli, il pieno impegno dell’Italia a sostegno dell’Ucraina nella lotta a difesa della propria sovranità e integrità territoriale. Fin dall’aggressione russa di due anni fa vi è stata piena coesione di tutti gli Alleati nel supporto da offrire a Kiev. Questo supporto non contempla la presenza sul territorio ucraino di truppe di Stati europei o Nato“. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi.

Tajani: “Non sono favorevole a invio truppe italiane”

“Personalmente non sono favorevole all’invio di truppe italiane a combattere in Ucraina”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Comitato di coordinamento dei ministri Italia-Croazia a Zagabria in merito a quanto affermato dal presidente francese Emmanuel Macron sulla possibilità in futuro di inviare truppe dei Paesi occidentali sul fronte ucraino. “E’ un’idea di Macron – ha aggiunto – quando si parla di inviare truppe bisogna essere molto prudenti. Non dobbiamo far pensare che siamo in guerra con la Russia. Non siamo in guerra con la Russia noi difendiamo l’Ucraina”.

Scholz: “Nessun invio soldati europei o Nato”

Non ci saranno truppe di terra, né soldati sul suolo ucraino che verranno inviati lì dagli stati europei o dai paesi della Nato”, ha detto Scholz durante una visita a Friburgo, come riporta la Zdf. Il capo del governo tedesco ha spiegato che questo principio varrà anche “in futuro”. Ieri il presidente francese Emmanuel Macron non aveva escluso l’eventualità di un possibile invio di truppe di terra in Ucraina se si fosse reso necessario.

Parigi: “Invio truppe non significa belligeranza”

La presenza di eventuali truppe occidentali inviate in Ucraina non supererebbe “la soglia di belligeranza”. Lo ha detto il ministro francese degli Esteri, Stéphane Séjourné, rassicurando i deputati durante una sessione parlamentare dedicata alle interrogazioni al governo che segue le parole del presidente francese, Emmanuel Macron, secondo cui “non si può escludere” un futuro invio di militari occidentali in Ucraina. Lo riporta Le Parisien. “Di fronte all’aggressività della Russia”, i Paesi occidentali hanno dovuto “considerare nuove azioni a sostegno dell’Ucraina”, ha spiegato Séjourné. “Alcune di queste azioni potrebbero richiedere la presenza” di militari “sul territorio ucraino senza varcare la soglia della belligeranza”, ha aggiunto. 

Anche la Spagna contraria all’invio delle truppe

“Non siamo d’accordo” con l’ipotesi avanzata dal presidente francese Emmanuel Macron di inviare truppe occidentali in Ucraina. Lo ha detto la portavoce del governo spagnolo Pilar Alegria in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. “Dobbiamo concentrarsi sulle questioni urgenti come accelerare la consegna” degli aiuti a Kiev, ha affermato la portavoce, che ha poi citato le parole del premier Pedro Sanchez secondo cui “l’unità è stata ed è l’arma più efficace che l’Europa ha contro Putin”. Alegria ha tenuto a sottolineare che la Spagna è sempre stata impegnata nell’aumentare e consolidare l’appoggio al popolo ucraino, sostenendo parallelamente la necessità di arrivare alla pace. 

La replica della Nato: “Non invieremo truppe”

La Nato non invierà truppe sul suolo ucraino. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg all’Associated Press commentando le notizie secondo cui alcuni Paesi occidentali potrebbero prendere in considerazione la possibilità di mandare in Ucraina. Stoltenberg ha affermato che “gli alleati della NATO stanno fornendo un sostegno senza precedenti all’Ucraina. Lo abbiamo fatto dal 2014 e abbiamo intensificato dopo l’invasione su vasta scala. Ma non ci sono piani per truppe da combattimento della NATO sul terreno in Ucraina“. Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato lunedì che l’invio di truppe occidentali sul terreno in Ucraina non dovrebbe essere “escluso” in futuro. In vista di un viaggio a Parigi lunedì, dove alti funzionari di oltre 20 Paesi hanno discusso le opzioni per aumentare gli aiuti all’Ucraina, il primo ministro slovacco Robert Fico aveva affermato che alcuni paesi stanno valutando se concludere accordi bilaterali per inviare truppe in Ucraina per aiutarla a respingere l’invasione russa. Fico ha detto che il suo governo non ha intenzione di proporre l’invio di soldati slovacchi, ma non ha fornito dettagli su quali paesi potrebbero prendere in considerazione tali accordi, o cosa farebbero le truppe in Ucraina. Il portavoce del parlamento slovacco Peter Pellegrini ha detto che la Slovacchia non schiererà truppe in Ucraina. Il primo ministro ceco Petr Fiala non ha voluto commentare prima della partenza per Parigi, dicendo che i leader si sarebbero incontrati per discutere le possibili opzioni, ma ha sottolineato che “la Repubblica ceca certamente non vuole mandare i suoi soldati in Ucraina”.

Pur escludendo un’azione militare della NATO, Stoltenberg ha dichiarato ad AP “che questa è una guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, in palese violazione del diritto internazionale. Secondo il diritto internazionale, l’Ucraina ovviamente ha il diritto all’autodifesa, e noi abbiamo il diritto di sostenerli nel sostenere questo diritto”. La NATO come alleanza fornisce all’Ucraina solo aiuti e supporto non letali come forniture mediche, uniformi e attrezzature invernali, ma alcuni membri inviano armi e munizioni bilateralmente o in gruppi. Qualsiasi decisione di inviare truppe richiederebbe il sostegno unanime di tutti i Paesi membri. 

Cremlino: “Con truppe Occidente guerra Russia-Nato inevitabile”

Un eventuale invio di truppe occidentali in Ucraina renderebbe inevitabile un conflitto diretto tra la Russia e la Nato. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo che il presidente francese, Emmanuel Macron, non ha escluso, per il futuro, tale scenario. Lo riporta la Tass. Rispondendo in conferenza stampa sul rischio di una guerra tra Russia e Nato in caso di invio di truppe occidentali in Ucraina, Peskov ha spiegato che “in questo caso, non possiamo parlare di probabilità, ma di inevitabilità, ed è così che la valutiamo”.

Medvedev: “Macron è un incontinente verbale”

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha parlato di “incontinenza verbale” da parte del presidente transalpino. “Il discorso di Macron è diventato un problema prolungato e doloroso”, ha scritto ancora Medvedev.

Presidente Duma: “Macron ricordi la fine che ha fatto Napoleone” 

Il presidente della Duma russa, Vyacheslav Volodin, ha criticato la dichiarazione del presidente francese Emmanuel Macron, sulla possibilità di inviare truppe della Nato in Ucraina. “Per mantenere il potere personale, Macron non ha escogitato niente di meglio che scatenare una terza guerra mondiale. Le sue iniziative stanno diventando pericolose per i cittadini francesi”, ha scritto su Telegram. “Prima di fare tali dichiarazioni, Macron farebbe bene a ricordare come è andata a finire per Napoleone e i suoi soldati, più di 600mila dei quali sono rimasti distesi nella terra umida”. 

Cina invita a ridurre tensioni 

In merito al conflitto in Ucraina la Cina invita a “creare le condizioni per allentare le tensioni e promuovere un cessate il fuoco e una tregua“. Lo ha riferito la portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Mao Ning, dopo quanto affermato dal presidente francese Emmanuel Macron in merito alla possibilità di inviare truppe in Ucraina. Lo riporta il Global Times. Pechino si dice pronta a “continuare a svolgere un ruolo costruttivo negli sforzi di allentamento della tensione”. 

Madrid ribadisce: “No a truppe spagnole sul campo” 

Non ci saranno truppe spagnole in Ucraina, ovviamente non ci saranno, perchè vogliamo la pace” che è la stessa cosa che “vuole il governo ucraino”. Lo ha detto il ministro degli Esteri José Manuel Albares interrogato al Congresso dei deputati sull’ipotesi ventilata dal presidente francese Emmanuel Macron di dispiegare in futuro soldati della Nato in Ucraina. “La Spagna in Ucraina e a Gaza vuole la stessa cosa, la pace e il rispetto del diritto internazionale”, ha rimarcato Albares.

Ieri la portavoce del governo spagnolo, Pilar Alegria, ha affermato che Madrid non era d’accordo rispetto all’ipotesi di invio di truppe occidentali in Ucraina. Dello stesso avviso è stata la ministra della Difesa Margarita Robles. “È una posizione respinta dalla Nato, quindi non la condividiamo. Crediamo che ci siano molti modi per sostenere l’Ucraina, ma come ha detto la Nato, in questo momento il coinvolgimento in Ucraina sarebbe un’escalation del conflitto”, ha detto a margine di un evento a Barcellona.

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