Si combatte ancora nel Paese. Esercito Kiev si ritira dal villaggio Lastochkyne 

IN AGGIORNAMENTO – Lo stato maggiore delle forze armate ucraine ha fatto sapere nel suo aggiornamento quotidiano della situazione al fronte che nelle ultime 24 ore “il nemico ha tentato 40 volte di sfondare le difese delle nostre truppe” a Marinka, nel Donetsk, si legge in un post su Facebook, “le forze di difesa continuano a trattenere il nemico nelle aree vicine degli insediamenti di Novomykhailivka, Georgiivka, Pobeda e Krasnohorivka”.

Macron: “Coalizione europea per bombe e missili a Kiev”

Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha annunciato che una “coalizione” europea fornirà “missili e bombe a medio e lungo raggio all’esercito ucraino”. “Faremo tutto il necessario per garantire che la Russia non possa vincere questa guerra”, ha spiegato davanti ai microfoni, secondo quanto riporta Bfmtv, dopo la conferenza a sostegno di Kiev organizzata all’Eliseo con diversi leader europei.

Esercito Kiev si ritira da villaggio Lastochkyne 

Le Forze di difesa ucraine si sono ritirate dal villaggio di Lastochkyne, nella regione di Donetsk. Lo ha affermato il portavoce del Gruppo operativo e strategico delle truppe di Tavria (OSG), Dmitry Lykhovoy, come riporta Unian. Lastochkyne si trova a circa 6 chilometri da Avdiivka. “Nonostante la pressione del nemico, le nostre unità stanno difendendo attivamente, agendo in modo manovrato, i punti più caldi rimangono nei settori di Avdiivka e Maryinka”, ha detto Lykhovoy, “le nostre truppe hanno respinto 25 attacchi nemici nel settore di Avdiivka e 40 in quello di Mariupol, il numero più alto di attacchi degli ultimi giorni”. “Allo stesso tempo”, ha aggiunto, “le Forze di difesa ucraine si sono ritirate dal villaggio di Lastochkyne per organizzare la difesa lungo la linea Orlivka-Berdychi e prevenire ulteriori avanzate”.

Da Mosca centinaia di milioni per garantire rielezione Putin

Il Cremlino starebbe investendo centinaia di milioni di euro per garantire che, nelle prossime elezioni presidenziali, la prevista quinta rielezione di Vladimir Putin venga lasciata il meno possibile al caso, in particolare nei territori occupati dopo l’invasione dell’Ucraina, dove la popolazione nelle aree occupate dovrebbe essere “influenzata e controllata”. È quanto emerge da una serie di documenti interni dell’amministrazione presidenziale russa, a disposizione della piattaforme estone ‘Delfi’ che li ha condivisi con l’emittente tedesca Zdf e di Der Spiegel e di altri media internazionali. Secondo i media tedeschi, i documenti trapelati dal Cremlino, che comprendono” bilanci, fogli di calcolo Excel, documenti strategici e presentazioni per un periodo che va dal 2020 al dicembre 2023″, provengono direttamente “dall’amministrazione presidenziale, dall’area di responsabilità di Sergei Kiriyenko, vice capo dell’amministrazione presidenziale e responsabile della politica interna di Putin”. Kiriyenko è considerato “la mente dietro la rielezione di Putin nel 2018 e uno dei suoi più stretti confidenti”. Stando ai documenti trapelati, il Cremlino nomina tre settori che dovrebbero avere la priorità per il 2024: ‘Elezioni presidenziali’, ‘Guerra ideologica e informativa’ e, in particolare, ‘Nuove regioni’, con riferimento ai territori occupati, dove per la prima volta si svolgeranno le elezioni presidenziali. 

Cremlino: “Assurdo discutere di piano pace senza la Russia”

Discutere dei piani per una soluzione pacifica in Ucraina senza la partecipazione della Russia “è assurdo e ridicolo”. Lo ha affermato il portavoce della presidenza russa Dmitry Peskov. Il riferimento è a quanto affermato dalla presidente della Svizzera, Viola Amherd. La politica elvetica aveva riferito che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky le aveva chiesto di organizzare un vertice di pace sull’Ucraina. 

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