Medvedev: "Il conflitto potrebbe durare decenni"

Diverse esplosioni sono state segnalate sia a Kiev sia nella città di Dnipro durante la notte. Lo riportano i media locali. L’allarme antiaereo è stato attivato in queste ore sia nella capitale dell’Ucraina che nella maggior parte degli oblast del paese a causa del lancio di missili provenienti dal territorio russo.

Esplosioni anche in Russia 

Un’esplosione si è verificata alle prime luci dell’alba nella città russa di Krasnodar, nel sud della Russia. Non si registrano feriti. Lo riporta l’agenzia Tass. Il sindaco della città Yevgeny Naumov ha dichiarato che “un edificio per uffici e un condominio” hanno subito danni. 

“Questo conflitto può durare a lungo, forse per decenni. E’ una nuova realtà, nuove condizioni di vita”. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev durante una visita in Vietnam, come riporta l’agenzia Tass. Medvedev è convinto che se l’attuale governo ucraino resterà in carica “ci saranno, per dire, tre anni di tregua, due di conflitto e poi tutto ricomincerà – ha concluso – L’essenza stessa del dominio neonazista a Kiev deve essere eliminata”. 

Mosca: esplosioni su Krasnodar causate da droni

Le esplosioni avvenute stamattina nella città russa di Krasnodar sono state causate dalla caduta di due droni. Lo ha riferito il governatore di Krasnodar, Veniamin Kondratyev, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. “Ci sono danni agli edifici, ma le infrastrutture di supporto vitale non sono state danneggiate“, ha precisato. Sono in corso indagini. 

Mosca: “Valutiamo positivamente iniziativa di pace del Vaticano”

Mosca è a conoscenza dell’iniziativa del Papa di inviare un inviato in Russia nell’ambito di un’iniziativa di pace sulla situazione in Ucraina e valuta positivamente questi sforzi. Lo ha detto il ministero russo degli Esteri a Ria Novosti. Il dicastero ha detto di apprezzare gli sforzi del Vaticano per “contribuire a porre fine al conflitto in Ucraina”. Allo stesso tempo, ha aggiunto, “ad oggi non sono stati compiuti passi concreti da parte vaticana per organizzare il suo viaggio a Mosca”. E, tuttavia, ha sottolineato il ministero russo “qualsiasi sforzo in questa direzione avrà senso solo se si terrà conto della ben nota posizione di principio della Russia riguardo a possibili negoziati di pace”.

“Esistono leggi di guerra irreversibili”, e se verranno consegnate armi nucleari all’Ucraina “sarà necessario effettuare un attacco preventivo”, dice ancora Medvedev. Lo riporta la Tass. Secondo Medvevdev l’Occidente non è pienamente consapevole di un rischio che potrebbe concretizzarsi “a determinate condizioni”. “Al regime di Kiev verranno forniti anche aerei”. Inoltre, “forse daranno armi nucleari”, ha aggiunto. “Ma allora significherà che un missile con una testata nucleare arriverà su di loro”, ha avvertito Medvedev. 

Due morti in attacco su ospedale a Dnipro

“Attacco missilistico contro un ospedale della città di Dnipro. Al momento una persona è morta e 15 sono rimaste ferite”. Lo scrive su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Si lavora per risolvere le conseguenze del bombardamento e per soccorere i feriti”, aggiunge Zelensky secondo cui “i terroristi russi confermano di combattere contro ciò che è umano e onesto”. “Dobbiamo sconfiggere questi inumani in modo definitivo e il prima possibile”, conclude.

Poche ore dopo il bilancio delle vittime si è aggravato. “Il corpo di un uomo morto è stato estratto da sotto le macerie dell’edificio della clinica veterinaria, colpita anch’essa dal nemico. L’attacco missilistico di oggi a Dnipro ha quindi provocato la morte di due persone“, ha scritto su Telegram il capo dell’amministrazione regionale di Dnipropetrovsk, Serhiy Lysak. Il numero dei feriti totali è salito a 31, tra cui due bambini di tre e sei anni. 

Zelensky: “A Dnipro crimine contro umanità”

Un altro attacco missilistico russo, un altro crimine contro l’umanità“. Lo scrive su Twitter il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, commentando il raid missilistico russo contro Dnipro. “Gli edifici di una clinica psichiatrica e di una clinica veterinaria nella città di Dnipro sono stati distrutti”. Per Zelensky “solo uno stato malvagio può colpire delle cliniche. Non ci può essere alcuno scopo militare in questo. È puro terrore. La Russia ha scelto di sua volontà la via del male e non abbandonerà questa strada da sola. Dobbiamo sconfiggere il terrore e lo faremo. L’Ucraina e l’intero mondo libero insieme”, aggiunge Zelensky.

Mosca: “Nessuna intenzione di usare armi nucleari”

La Russia non ha nessuna intenzione di usare armi nucleari in relazione al conflitto in Ucraina. È quanto ha affermato il vice ministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov, in un’intervista alla rivista International Affairs di cui riferisce l’agenzia di stampa russa Tass. “I nostri nemici, i nostri avversari stanno cinicamente speculando, cercando di attribuirci l’inesistente intenzione di usare armi nucleari in relazione a quanto sta accadendo in Ucraina. Non ci sono stati cambiamenti nel nostro approccio a questa complessa e allarmante questione per molti”, ha dichiarato Ryabkov.

Mosca: “False rassicurazioni Usa su attacchi a Russia”

Le rassicurazioni degli Stati Uniti sul fatto che Kiev non attaccherà la Russia sul proprio territorio “sono false e ipocrite, considerate le prove materiali dirette sull’uso di armi e mezzi forniti alle forze Ucraine dal Pentagono per la preparazione e l’attuazione di atti terroristici da parte di militanti ucraini”. Così il ministero russo degli Esteri, citato dall’agenzia di stampa Tass.

Mosca: “Tra Usa e Russia contatti telefonici periodici”

I contatti telefonici tra Russia e Stati Uniti avvengono periodicamente, ma Washington non mostra alcuna disponibilità a “correggere” le relazioni. Lo ha dichiarato il vice ministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov, in un’intervista alla rivista International Affairs di cui riferisce l’agenzia di stampa russa Tass. “Tutti i canali di comunicazione rilevanti tra la Russia e gli Stati Uniti non solo sono disponibili, ma vengono periodicamente testati, vengono eseguite alcune procedure tecniche per assicurarsi che tali canali di comunicazione funzionino, e si verificano anche telefonate a livello di responsabilità tra Mosca e Washington per discutere le specifiche di queste o altre situazioni periodicamente”, ha detto Ryabkov, aggiungendo che “un’altra questione è che non vediamo dall’altra parte la disponibilità ad affrontare seriamente la questione del raddrizzamento delle relazioni“. Ryabkov ha precisato che la Russia, avendo dichiarato di essere pronta a discutere qualsiasi questione con gli Stati Uniti sulla base del rispetto reciproco e dell’uguaglianza, non è incline a “correre dietro agli americani, a implorarli e a persuaderli”.

Mosca: “Con Usa crisi dalle conseguenze imprevedibili”

“Le azioni ostili degli Stati Uniti hanno portato i rapporti con la Russia a una pericolosa crisi, carica di conseguenze imprevedibili“. È quanto afferma il ministero russo degli Esteri, dando conto della protesta presentata all’ambasciata americana a Mosca dopo le parole di alcuni esponenti dell’amministrazione Biden sul fatto che le armi fornite a Kiev non saranno usate per colpire la Russia nel proprio territorio. Rassicurazioni che Mosca considera “false e ipocrite”.

Emissario cinese a Mosca, incontrerà Lavrov

Il rappresentante speciale cinese per gli affari eurasiatici Li Hui è arrivato al ministero degli Esteri russo, dove terrà dei colloqui in merito alla crisi ucraina. Lo riporta l’agenzia Ria Novosti. Come riferito dal ministero degli Esteri russo, Li Hui incontrerà il viceministro russo Mikhail Galuzin e sarà ricevuto anche dal ministro Sergei Lavrov. La visita in Russia conclude il tour dell’inviato speciale cinese, durante il quale ha visitato Ucraina, Polonia, Francia, Germania e Belgio.

Kiev: “Ci servono quattro squadroni di caccia F-16”

Quattro squadroni di caccia F-16 (48 aerei) sono esattamente ciò di cui abbiamo bisogno per liberare il nostro Paese dall’aggressore”. È quanto scrive su Twitter il ministero della Difesa ucraino in merito alle necessità dell’aviazione di Kiev. L’invio degli F-16 all’Ucraina è uno dei principali argomenti di discussione all’interno dell’Alleanza occidentale, che sta fornendo aiuti militari all’esercito ucraino. 

Putin: “Abbiamo davanti un buon futuro”

La Russia ha un buon futuro“. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin parlando in un incontro con i membri dell’organizzazione Delovaya Rossiya (Business Russia). Lo riporta Ria Novosti. “In primo luogo, perché sappiamo cosa vogliamo e sappiamo con quali mezzi raggiungere i nostri obiettivi – ha affermato Putin -, in secondo luogo perché abbiamo enormi risorse, prima di tutto risorse umane“.

Parolin: “Missione Vaticano chiede di incontrare Putin e Zelensky”

“Sì, la richiesta della missione è di incontrare Putin e Zelensky“. Così il segretario di Stato della Santa Sede, Pietro Parolin, a margine della presentazione del libro a cura di Mons. Dario Edoardo Viganò ‘Papi e media. Redazione e ricezione dei documenti di Pio XI e Pio XII su cinema, radio e tv’, che si tiene a palazzo Borromeo, sede dell’ambasciata d’Italia presso la Santa sede. “Ci sarà questa missione di pace affidata dal papa al cardinale Zuppi che dovrà cercare soprattutto di favorire un clima che possa portare a percorsi di pace. Siamo lieti della disponibilità da parte di Mosca di ricevere l’inviato del Papa. Gli interlocutori saranno Mosca e Kiev, stiamo ragionando sulle date”, ha detto Parolin.

Sull’opposizione alla mediazione di Kiev il Segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin ha detto: “Nel senso della mediazione da quanto riportato dalla stampa Kiev non sarebbe disposta attualmente a una mediazione nel senso stretto del termine. Ma questa missione ha il fine di aiutare ad andare verso una soluzione pacifica“.

Putin sente presidente brasiliano Lula

Il presidente russo Vladimir Putin ha interrotto la sua partecipazione all’incontro con i membri dell’organizzazione Delovaya Rossiya (Business Russia) per una telefonata con il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva. Lo riporta Ria Novosti. A renderlo noto è stato lo stesso Putin. “Il Brasile è il principale partner commerciale ed economico della Russia in America Latina. Il potenziale è molto buono e l’anno scorso è stato un record”, ha detto agli imprenditori. Da parte sua, il leader di Brasilia ha scritto su Twitter: “Ho appena parlato al telefono con il presidente della Russia, Vladimir Putin. L’ho ringraziato per l’invito a partecipare al Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, e gli ho risposto che al momento non potevo andare in Russia. Ho ribadito la disponibilità del Brasile, insieme a India, Indonesia e Cina, a dialogare con entrambe le parti in conflitto alla ricerca della pace“.

Putin a Lula: “Disponibili a dialogo e via diplomatica”

Il presidente russo Vladimir Putin nel corso della conversazione avuta con il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, ha confermato “l’apertura della Russia al dialogo sul binario politico e diplomatico, che è ancora bloccato da Kiev e dai suoi sponsor occidentali”. È quanto si legge una nota del Cremlino riportata dalle agenzie russe. Nel corso dell’incontro Putin e Lula hanno discusso anche di “questioni relative al lavoro congiunto all’interno dei Brics e di altre piattaforme multilaterali”.

‘Partigiani’ russi pubblicano video operazione a Belgorod

I ‘partigiani’ russi della Legion of Freedom hanno pubblicato un video di un’operazione militare effettuata nella regione russa di Belgorod dove dicono di mostrare “la codardia e la mancanza di professionalità delle truppe di Putin“. Secondo i miliziani le forze armate russe “nonostante la superiorità numerica e la familiarità con il territorio” si sono “nascosti in preda al panico in edifici residenziali abbandonati dai residenti locali”. La Legion of Freedom ha inoltre rivendicato di aver danneggiato e distrutto attrezzature militari che “non viaggeranno più lungo le strade russe per distruggere le città ucraine”. 

Filorussi: “Mariupol colpita con missili a lungo raggio”

Le forze armate ucraine avrebbero lanciato un attacco sulla città di Mariupol, attualmente in mano ai russi, utilizzando missili a lungo raggio Storm Shadow di fabbricazione britannica. Lo rendono noto funzionari filorussi locali citati dalla Tass. Ad essere colpito sarebbe stato l’impianto ‘Azovstal’, teatro nei primi mesi di guerra di cruenti combattimenti fra russi e ucraini.

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