Domani l'inviato cinese Li Hui a Mosca. Nella notte ancora raid russi nella zona occidentale del paese
L’attacco compiuto con dei droni le scorse settimane contro il Cremlino è stato probabilmente orchestrato da una delle unità militari speciali o di intelligence di Kiev. Lo riferiscono fonti dell’Amministrazione Usa citate dal New York Times. L’intelligence Usa, tuttavia, non è certa che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky o alcuni dei suoi alti ufficiali fossero a conoscenza dell’operazione. Le agenzie di intelligence Usa, riporta il Nyt, avrebbero raggiunto queste conclusioni preliminari attraverso le intercettazioni di comunicazioni avvenute tra i funzionari russi dopo l’attacco del 3 maggio e altre comunicazioni tra funzionari di Kiev, che si dicevano convinti che dietro l’attacco ci fossero le proprie forze armate.
Russia attacca Kiev con droni, abbattuti
Nelle prime ore del mattino, intanto, la Russia avrebbe attaccato Kiev con dei droni, che sarebbero stati tutti abbattuti dalle forze di difesa aerea dell’esercito ucraino. Lo riporta il Kyiv Independent, citando informazioni preliminari riferite dal capo dell’amministrazione militare della capitale dell’Ucraina, Serhii Popko.Le forze russe hanno usato i droni per effettuare quello che è il dodicesimo attacco di massa contro Kiev dall’inizio di maggio, durato oltre tre ore, ha detto Popko, aggiungendo che “tutti i potenziali attacchi sono stati impediti”.
Zelensky: “Da Mosca lanciati 36 droni nella notte, tutti distrutti”
“È stata una notte difficile. Il nemico ha usato 36 droni Shahed per continuare a terrorizzare l’Ucraina. Nemmeno uno di essi ha raggiunto l’obiettivo”. È quanto scrive in un messaggio via Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo gli attacchi notturni che l’esercito russo ha lanciato contro alcune regioni ucraine. “Sono grato alle nostre forze di difesa aerea per il risultato del 100%”, si legge nel messaggio. In particolare, afferma il portavoce dell’Aeronautica militare ucraina, gli attacchi sono stati lanciati contro le regioni occidentali tra cui Kharkiv, Mykolaiv e Odessa.
Mosca: “Sei droni abbattuti in Crimea, due a Sebastopoli”
Afferma di aver subito attacchi con droni anche Mosca, in particolare in Crimea. Lo dice il capo della repubblica Sergey Aksyonov sul proprio canale Telegram. Tutti i 6 droni lanciati da Kiev sono stati abbattuti, scrive nel messaggio Aksyonov , come riporta Ria Novosti. Il governatore ha aggiunto che non ci sono stati morti o feriti nell’attacco. A Sebastopoli, il governatore Mikhail Razvozhaev ha affermato che le forze della flotta hanno abbattuto due droni nella notte e respinto un attacco contro la città.
Mosca: “Sventato sabotaggio 007 Kiev a due centrali nucleari”
La Russia ha sventato un tentativo di sabotaggio contro due centrali nucleari da parte dei servizi segreti ucraini prima del 9 maggio. Lo ha affermato il Centro per le relazioni pubbliche del Servizio di sicurezza federale russo (Fsb), citato dall’agenzia Tass. “Un gruppo di sabotatori e terroristi dei servizi segreti stranieri ucraini, alla vigilia del 78esimo anniversario del Giorno della vittoria nella grande guerra patriottica, ha tentato di minare oltre 30 torri delle linee elettriche ad alta tensione delle centrali nucleari di Leningrado e Kalinin”, ha detto l’Fsb. L’attacco, secondo Mosca, aveva lo scopo di “interrompere il regolare funzionamento delle centrali nucleari e causare gravi danni economici e di reputazione alla Federazione russa”.
L’Fsb ha affermato che i terroristi sono riusciti a far saltare una e a minare quattro torri della linea di trasmissione della centrale nucleare di Leningrado e a piazzare ordigni esplosivi improvvisati sotto sette torri della linea di trasmissione della centrale nucleare di Kalinin. Due ucraini sono stati arrestati con l’accusa di aver preso parte al tentativo di sabotaggio, mentre un terzo, cittadino sia ucraino che russo, è attualmente ricercato e si troverebbe in Belgio. “Inoltre, sono stati identificati e arrestati due complici di sabotatori tra i cittadini russi, che li hanno aiutati fornendo loro mezzi di comunicazione e veicoli con targhe statali false”, ha aggiunto l’Fsb.
Inviato cinese Li Hui domani a Mosca
Il rappresentante speciale cinese per gli affari eurasiatici Li Hui visiterà Mosca domani, 26 maggio, e incontrerà il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. Lo fa sapere il ministero degli Esteri russo, come riporta Ria Novosti. L’inviato cinese incontrerà anche il viceministro degli Esteri russo Mikhail Galuzin. Li Hui è stato nominato per visitare Ucraina, Polonia, Francia, Germania e Russia per discutere una soluzione politica della crisi ucraina.
Capo 007 Kiev: “Scheggia di una mina mi ha ferito al cuore”
Il capo dell’intelligence ucraina, Kyrylo Budanov, ha parlato per la prima volta di una grave ferita riportata nel Donbass: una scheggia di una mina lo ha colpito sotto il cuore.”Non può essere tolta dal corpo, è pericolosa“, ha detto Budanov in un’intervista a New Voice, “mi ha perforato la schiena e il collo. Ho attraversato la linea del fronte da solo, con l’adrenalina, per circa 5 km, e poi sono caduto a terra esausto. La ferita è grave, ma, in linea di principio, è possibile vivere”. Budanov ha raccontato di aver riportato in tutto 3 ferite nel Donbass.
Lukashenko: “Polonia si prepara a rivolta a Minsk”
“La Polonia si sta preparando per una rivolta in Bielorussia“. Lo ha detto il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, come riporta Ria Novosti. Lukashenko ha aggiunto che Minsk sta tracciando gli sforzi di Varsavia nel prepararsi a questa insurrezione.
Media russi: “Kiev potrebbe far esplodere impianto nucleare Kharkiv”
A causa della mancanza di successi militari nel confronto con la Russia, il regime di Kiev potrebbe tentare un’altra provocazione. Lo ha detto una fonte informata a Ria Novosti. “Questo atto potrebbe essere la messa in pericolo di un impianto di stoccaggio di combustibile nucleare esaurito a Kharkiv e la successiva accusa di Mosca di un attacco missilistico all’impianto nucleare”, ha detto la fonte. Secondo la fonte, la città ospita diversi reattori nucleari, tra cui l’Istituto di fisica e tecnologia di Kharkiv e l’Istituto di fisica e tecnologia a bassa temperatura B.I. Verkin dell’Accademia nazionale delle scienze dell’Ucraina.
007 Kiev: “Stiamo cercando di uccidere Putin e Prigozhin”
Il presidente russo Vladimir Putin “è in cima alla lista, stiamo cercando di ucciderlo”. Lo ha detto il vice capo dell’intelligence ucraina Vadim Skibitsky, in un’intervista al quotidiano tedesco Die Welt. “Il nostro compito prioritario è distruggere il comandante dell’unità che dà ai suoi uomini l’ordine di attaccare”, ha detto Skibitsky, e Putin è colui che “coordina e decide cosa succede”. A una domanda diretta del quotidiano: “Qual è il tuo rapporto con Prigozhin, il capo del gruppo di mercenari Wagner?“, Skibitsky risponde: “Stiamo cercando di ucciderlo“. È arrivata poco dopo la replica del Cremlino: “I servizi di sicurezza russi conoscono il loro lavoro e sanno cosa stanno facendo“, ha detto il portavoce Dmitry Peskov. Intanto Kiev corregge il tiro: “Possiamo fare sforzi straordinari per eliminare fisicamente una persona come Putin, possiamo parlarne a lungo ma la necessità di detenere lui e i suoi complici come criminali di guerra e di portarlo davanti a un tribunale internazionale è, ovviamente, una questione di giusta punizione che sarà attuata. L’Aia è inevitabile per Putin” ha precisato il rappresentante della Direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, Andriy Yusov.
Prigozhin: “Scelta comprensibile”
“Posso dire che gli ucraini e certamente l’intelligence di Kiev sono persone piuttosto violente e la loro scelta di eliminare il presidente Putin e me è comprensibile“, scrive in un messaggio su Telegram il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, commentando le parole di Skibitsky.
Intercettati aerei russi al largo costa Giappone
Lo Stato Maggiore del Giappone ha fatto sapere in una nota di aver intercettato aerei russi “per la raccolta di informazioni” al largo delle coste del Paese. Un primo velivolo – viene spiegato – “è avanzato verso l’Oceano Pacifico attraverso il mare di Okhotsk e ha raggiunto il mar del Giappone”. Un secondo invece “ha viaggiato verso sud sul mar del Giappone e poi ha cambiato rotta al largo dell’isola di Sado, nella prefettura di Niigata”. L’aviazione giapponese ha risposto inviando i caccia della Forza aerea di autodifesa del Nord“.
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